Sant’Efisio, è il giorno della Festa di Cagliari e di tutta la Sardegna

È arrivato il giorno della grande Festa in onore di Sant’Efisio, martiri gloriosu dei cagliaritani, oggi alla sua edizione numero 360. Correva l’anno 1652 quando i Cagliaritani si votarono al santo, martire della chiesa cattolica, per ringraziarlo di avere liberato la città dalla peste. Da allora ogni anni la statua seicentesca in legno, custodita nella sacrestia della chiesa a lui dedicata in Stampace, viene portata in processione solenne da Cagliari fino alla spiaggetta di Nora, dove si dice che nel 303 dopo Cristo, sotto l’imperatore Diocleziano, Efisio fu decapitato per non aver rinnegato la fede.

La chiesetta di Stampace dedicata al santo è addobbata a festa, il cocchio è pronto, il simulacro è vestito con i nastri blu e i pizzi sistemati con cura dalle Consorelle dell’Arciconfraternita del Gonfalone sotto l’egida di Sant’Efisio. Ogni cosa al suo posto sotto lo sguardo attento del Terzo Guardiano Giancarlo Sanna, scelto quest’anno tra i Confratelli per rappresentare e organizzare la Festa.

I NUMERI DELLA FESTA
Saranno presenti a Cagliari oltre 2600 fedeli a piedi: giunti da tutta l’Isola, accompagneranno il simulacro del Santo nel lungo viaggio. Gli organizzatori della festa hanno registrato 286 gruppi di devoti in abito tradizionale provenienti da 273 comuni sardi, la maggior parte dal Cagliaritano (90) e dal Nuorese (80); ci saranno 35  associazioni a cavallo, cinque di strumentisti, 18 traccas trainate da buoi arricchite con fiori; 177 saranno i devoti a cavallo. Lo staff per il coordinamento e la gestione della processione coinvolge 150 persone e 250 volontari. Ben 6 veterinari seguiranno la processione, pronti a prestare soccorso ai 36 buoi e ai trecento cavalli coinvolti nel corteo.

LA PARTENZA

Alle 7 del mattino in chiesa ci sarà la prima delle cinque messe per i fedeli (quella delle 9,30 sarà officiata nelle prigioni di Sant’Efisio, accanto alla chiesa), alle 11 invece sarà celebrata la Messa dell’Alter Nos, il rappresentante della città scelto ogni anno dal sindaco. Quest’anno sarà Luigi Minerba, assessore alle politiche sociali dell’attuale giunta comunale: vestito con frac e cilindro, indosserà il Toson d’oro, medaglione in oro massiccio donato nel 1679 da Carlo II re di Sardegna e d’Aragona, e scorterà la processione a cavallo.

Nel frattempo dalle 9,30 i fedeli inizieranno a muoversi da Stampace verso la zona del porto: passeranno in via Sant’Ignazio, via Azuni, Corso Vittorio Emanuele, via Sassari, via Crispi, via Angioy, Largo Carlo Felice, via Roma. Da qui percorreranno viale La Playa in direzione Nora.
Alle 12 il cocchio solenne con il simulacro di Efisio, trainato da due buoi con le corna addobbate con fiori, lascerà la chiesa e inizierà la processione verso Nora. Passerà sopra sa ramadura, un suggestivo tappeto di petali di fiori lasciati al loro passaggio dai fedeli in processione.

Nel viaggio da Cagliari a Nora sarà scortato dai confratelli, dal Terzo Guardiano e da trecento cavalieri: sono i Miliziani, i Cavalieri campidanesi, la Guardiania.

LE TAPPE DEL VIAGGIO
Come sempre il cocchio con il santo attraverserà il quartiere di Stampace e sosterà davanti al Municipio di via Roma per ricevere l’omaggio della città. Da qui il percorso proseguirà verso la chiesetta di Giorgino, dove cambierà le vesti solenni e lascerà il cocchio dorato per un carro più semplice. Le altre tappe della giornata saranno ‘Su Loi’ a Maddalena Spiaggia con la celebrazione di una messa, Villa d’Orri dei marchesi Manca di Villa Hermosa, dove viene officiata la benedizione eucaristica, e infine Sarroch, nella chiesa di Santa Vittoria dove viene celebrata una Messa solenne e la processione si ferma per la notte.
Il viaggio di Efisio proseguirà lunedì 2 maggio. Tappa a Villa San Pietro e poi a Pula, dove l’Alter Nos cagliaritano lascerà nelle mani del sindaco Carla Medau la responsabilità del Rito. L’arrivo a Nora è previsto per la sera di martedì. A Nora, dopo messe e commemorazioni, il santo sarà portato la sera del 3 maggio in processione lungo il litorale attraverso i luoghi del martirio, che secondo la tradizione avvenne il 15 gennaio 303.
Il 4 maggio il santo, ancora scortato dai fedeli, tornerà a Cagliari: entro la mezzanotte verrà celebrato, per il 360esimo anno, il solenne Rito dello scioglimento del Voto.

Francesca Mulas

(Foto di Gabriele Doppiu)

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