Rogo a Golfo Aranci, piromane confessa. È un ventitreenne con problemi psichici

Avrebbe confessato dopo un lungo interrogatorio, ammettendo le sue responsabilità. Si tratta di un giovane di 23 anni indagato per l’incendio che lunedì e ieri ha ridotto in cenere Capo Figari, il sito di interesse comunitario che sovrasta Golfo Aranci, in Gallura.

Il giovane in caso di processo ora rischia 10 anni di carcere più l’aggravante pari alla metà della pena nel caso di grave danneggiamento ambientale, come prevede l’ art 423 bis del codice penale per il reato di incendio boschivo che ricomprende anche il disastro ambientale.

Il ragazzo – che pare soffra di disturbi psichici e sia in cura presso un centro di igiene mentale – è stato interrogato ieri dagli agenti del Corpo forestale, un lungo interrogatorio che si sarebbe appunto concluso con l’ammissione delle sue responsabilità. Gli investigatori sono arrivati a lui dopo aver setacciato, fotogramma per fotogramma, le immagini girate dal circuito di videosorveglianza del Comune, ma non solo. Alcuni testimoni avrebbero, sin da lunedì, raccontato e descritto un giovane che all’ora dell’avvio del rogo si trovava proprio nell’area dell’incendio, nei pressi di quell’accendino ritrovato dal nucleo investigativo della Forestale ora sottoposto ad ulteriori accertamenti. Non è escluso che il giovane abbia appiccato anche altri roghi, nei pressi di Golfo Aranci. Le indagini proseguono.

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