Ricattato per una foto hard sui social, artigiano di 50 anni si toglie la vita

Una foto hard che circola sui social e che diventa tentativo di estorsione per un artigiano nuorese di 50 anni. Quindi la vergogna e la disperazione fino al suicidio, non prima di aver raccontato la sua storia su Facebook. L’uomo – come riporta La Nuova Sardegna – si è tolto la vita nel reparto di Psichiatria del San Francesco di Nuoro, dove era ricoverato dopo un primo tentativo di suicidio in casa. Gli inquirenti confermano il suicidio in ospedale ma sulle cause mantengono uno stretto riserbo e sarà un’inchiesta della Procura di Nuoro a fare luce su tutta la vicenda.

“Chiedo scusa pubblicamente a tutti i miei amici di Facebook”. Così iniziava il post su Facebook in cui l’artigiano 50enne, suicida la notte scorsa, il 26 maggio sulla sua pagina del social network denunciava l’episodio di revenge porn ai suoi danni. “Arriveranno non so a quanti di voi delle mie foto prese da una videochiamata (lo so da stupido), ma non intendo cedere a nessun ricatto. Qualcuno ha approfittato del presunto mio momento di debolezza, mi vogliono ammazzare. Però questo lo dico a chi mi vuole bene che intendo lasciarmi tutto alle spalle, sto provando con tutte le mie forze a risollevarmi e non sarà certo una put…a cambiare i miei programmi -scriveva l’uomo- Sempre a chi mi vuole bene prometto di tornare al più presto quello che conoscevate”. Ma il 50enne, invece, dopo qualche settimana ha deciso di farla finita. La famiglia dell’uomo ha deciso di donare gli organi.

Pare che l’uomo, già da tempo avesse avuto momenti di depressione. Le ultime vicissitudini non hanno fatto altro che far precipitare la situazione, secondo quanto si apprende da chi lo conosceva bene. L’uomo era sposato, e con due figlie. Erano stati mesi di sofferenza questi ultimi per l’artigiano, che non aveva problemi economici. Un malessere che si è aggravato con il ricatto che stava subendo e che aveva esternato su Facebook il 26 maggio. Gli investigatori stanno cercando di capire chi lo stesse ricattando. Sempre su Fb, in un altro post, l’uomo aveva raccontato di vivere un problema, che stava diventando più grande di lui ma non lo denunciò: “Vorrei andare alla Polizia postale, però credetemi non gli frega niente dei comuni cittadini”.

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