“Nessuna sorpresa dalla relazione peritale del prof. Mario Mariani sull’inquinamento a Quirra“. Così il senatore del M5S Roberto Cotti, che aggiunge: “Purtroppo sappiamo che l’indagine prende in esame solo alcune ipotesi di reati, così come sappiamo che, nostro malgrado, sono già trascorsi una decina di anni da quando venivamo sparati missili Milan al torio radioattivo”. Per Cotti, “il fatto che non siano stati trovati materiali inquinanti o radioattivi a distanza di tempo non significa, ovviamente, che i casi di morte e di tumore registratisi tra persone residenti o frequentanti l’area del poligono siano dovuti a cause diverse da esercitazioni e brillamenti: il torio trovato nelle ossa di pastori ed animali morti non l’abbiamo messo noi pacifisti”.
“Indipendentemente dal rinvio a giudizio o meno dei 20 indagati – dice Cotti – si possono avere due certezze: la prima riguarda lo stato di pericolosità delle esercitazioni militari, che resta scontato, mentre la seconda è quella della strada intrapresa nella scorsa legislatura dal Senato (Commissione d’inchiesta sullo studio dei casi di malattie tra militari e popolazioni residenti vicino ai poligoni), con la richiesta di dismissioni e riconversioni dei tre poligoni sardi, l’unica soluzione sensata alla problematica”.
“Purtroppo – conclude il senatore cinquestelle – assistiamo all’opposto fenomeno dell’aumento dei poligoni in Sardegna, con il recente triste caso del lago Omodeo, un posto dove in qualunque altro paese al mondo si sarebbero sviluppate iniziative eco-turistiche, invece che esercitazioni armate che alla Sardegna portano solo danni e inquinamenti”.