Sei persone sono a processo in Tribunale a Sassari per il reato di “propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa”. Secondo le accuse, utilizzando profili social riconducibili alla sigla Ordine Ario Romano, gli imputati propagandavano idee naziste e antisemite, istigando azioni violente contro gli ebrei e gli extracomunitari.
Tra i sei sotto processo ci sono il 43enne sassarese Mario Marras, difeso dall’avvocato Gian Paolo Campus, il tempiese Massimo Dettori, il romano Gregory Rossi, assistito da Giancarlo Frongia, e Francesca Rizzi, di Pozzo D’Adda, nota per avere vinto nel 2019 il concorso di Miss Hitler, svolto sul social network Vk.
L’inchiesta era partita nel 2019 con le indagini dei carabinieri del Ros e della Digos, coordinate dalla Procura di Roma ed estese in tutta Italia. Dagli accertamenti è emerso che il gruppo aveva anche iniziato a pianificare un attentato contro una struttura della Nato con ordigni confezionati in maniera artigianale.
Gli indagati inizialmente erano 12: alcuni sono usciti di scena, due hanno patteggiato. Per i sei restanti il processo è iniziato a Sassari con una prima udienza in cui le difese hanno sollevato un’eccezione riguardo al capo di imputazione: la giudice Monia Adami scioglierà la riserva il 14 novembre prossimo.