Avrebbero dovuto scaricare i sacchi contenenti fumi di acciaieria ieri mattina a Portovesme, nel Sulcis, ma il controllo a bordo ha evidenziato una “debole positività alla radioattività” e il carico è stato bloccato nella stiva in attesa di ulteriori accertamenti e riscontri approfonditi. E’ successo al mercantile Bergfjord, battente bandiera isole Comore, e proveniente dalla Grecia con fumi di acciaieria diretti allo stabilimento della Portovesme srl.
A chiedere l’intervento delle istituzioni e l’avvio del protocollo di sicurezza previsto dalle norme, come spiega la Capitaneria di Porto, sono stati proprio i tecnici della Portovesme srl che nel controllo che si effettua a bordo prima di procedere con le operazioni di scarico hanno riscontrato una debole positività in due sacconi di fumi di acciaieria. La società ha quindi bloccato, in via precauzionale, le operazioni di scarico dei sacconi e attivato gli altri accertamenti previsti in questi casi. Ad attivarsi sotto il controllo della prefettura anche Arpas, Asl, Vigili del Fuoco, Guardia costiera e Questura. Gli esperti hanno poi avviato la procedura che prevede esami approfonditi al materiale dato che i primi controlli avvengono con uno strumento manuale. Per la Capitaneria di Porto, comunque, non si può parlare di allarme perché ancora non si conoscono i risultati degli esami approfonditi che sono stati fatti dagli specialisti e il cui esito potrebbe essere negativo. La nave resta ancora in un’area non frequentata e in una posizione sicura in attesa del referto degli esami approfonditi.
Quasi un anno fa, nel 2012, un carico di fumi al cesio 137 arrivò fino allo stabilimento prima di essere bloccato.
