Rischia una condanna da due mesi a due anni di carcere o un’ammenda sino a 12mila euro il turista piemontese fermato dal Corpo forestale per aver preso nell’Area marina protetta di Capo Carbonara a Villasimius una nacchera di mare (pinna nobilis). Gli agenti della stazione forestale di Castiadas, dopo le segnalazioni arrivate da alcuni bagnanti che hanno visto il turista impossessarsi della conchiglia nella spiaggia di Porto Giunco, hanno fermato l’uomo e sequestrato la nacchera. Il turista, che ha dichiarato di non avere conoscenza del divieto, è stato denunciato.
“L’operazione del Corpo forestale – si legge in una nota diffusa dalla Regione – si inquadra nella tutela della biodiversità della Sardegna. I bagnanti che hanno segnalato il fatto agli agenti hanno dimostrato una particolare sensibilità alla tutela ambientale, specie in virtù della particolare protezione del luogo inserito nell’Area marina protetta di Capo Carbonara”. La nacchera di mare è una specie particolarmente protetta inserita in due direttive europee, la 92/43 e 2006/105. “La raccolta – chiariscono ancora dall’assessorato all’Ambiente – può essere consentita infatti esclusivamente per fini scientifici. I cittadini possono segnalare gli illeciti al 1515, cioè al numero di emergenza ambientale del Corpo Forestale”.