Da questa mattina a Pirri, alle porte di Cagliari, è in corso una manifestazione di alcuni migranti arrivati lo scorso lunedì con una nave militare spagnola. Si tratta del gruppo di circa 200 eritrei e somali sistemati al Meditour Hotel, l’ex Motel Agip. Hanno organizzato un piccolo corteo, con loro anche alcuni cittadini cagliaritani. Due giorni fa, a decine, vagavano senza vestiti adeguati e con le infradito ai piedi. Ieri la Prefettura ha effettuato un sopralluogo e sollecitato i gestori a provvedere. La fornitura è infatti prevista dall’accordo siglato.
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I profughi, quasi tutti giovanissimi, si sono spostati dall’albergo adibito a centro di accoglienza e hanno raggiunto la rotonda di via dei Carroz cercando di bloccare il traffico delle auto. All’origine della protesta il rifiuto da parte dei migranti di lasciarsi prendere le impronte digitali. Vari striscioni con frasi quali: “Eu help our refuger “, “We need help”, sono stati collocati nella zona. Sul posto sono subito intervenuti gli agenti della Squadra volante, i carabinieri, e la polizia municipale.
“Non vogliamo stare qui. Abbiamo affrontato un viaggio lungo: abbiamo passato il deserto, poi raggiunto la Libia e da qui abbiamo attraversato il Mediterraneo. Un viaggio che per alcuni è durato anche un anno e mezzo. Alcuni di noi in Libia sono stati picchiati e tenuti prigionieri. Siamo stanchi, vogliamo raggiungere le nostre famiglie e i nostri amici in Francia, Germania , in altri paesi. Ma non vogliamo stare qui e soprattutto non vogliamo che ci prendano le impronte. Vogliamo essere liberi di muoverci”. Così uno dei circa duecento eritrei a commento della manifestazione di questa mattina di fronte all’hotel Santa Maria di via Santa Maria Chiara a Pirri. Il corteo è scortato da polizia e carabinieri. Sul posto anche i rappresentanti dell’agenzia Easo che si sta occupando della sistemazione dei migranti arrivati lunedì. Tra i manifestanti ci sono molte donne e bambini.
Fra. Mu.
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