Un nuovo focolaio di peste suina africana è stato segnalato in un allevamento nelle campagne di Seulo, in località “Gerchiri”. Dopo il sospetto sulla presenza dell’infezione, riscontrato da un veterinario allertato dall’allevatore, i cinque campioni prelevati e analizzati in laboratorio hanno dato esito positivo in tre casi. Sempre secondo il responso dei controlli, il virus era presente nell’allevamento da almeno una ventina di giorni. Su ordinanza firmata dal sindaco Enrico Murgia, il servizio veterinario oggi ha abbattuto 15 animali (sette adulti e otto lattonzi), mentre una scrofa era già morta nelle scorse ore. L’allevamento si trova nel raggio dei 10 chilometri di sicurezza e blocco della movimentazione dei suini: intervento attivato, come previsto dalla norma, dopo l’ultimo focolaio riscontrato la scorsa settima ad Aritzo e che ha interessato anche parte del territorio di Seulo. Grazie alla pronta collaborazione dell’allevatore, i servizi veterinari, con il necessario supporto del sindaco, sono potuti intervenire tempestivamente a dimostrazione che l’area di sorveglianza e di restrizione dei 10 km, seppur determinando inevitabili disagi agli allevatori, ha rappresentato anche in questo caso un intervento razionale, prudente e utile alla lotta contro la peste suina.
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