C’è anche un docente dell’Università di Sassari, Simone Pajno che insegna Diritto Costituzionale, tra i pochi professori italiani con meno di quarant’anni. Lo rivela “L’Espresso” che in un lungo articolo dal titolo “Università, solo sei docenti under 40 in Italia. Ecco chi sono i magnifici giovani in cattedra” traccia un quadro decisamente sconfortante sulla presenza di forze fresche negli nostri atenei. Stando a quanto evidenziato dal settimanale – che ha spulciato la banca dati dei docenti di ruolo del 2014 del Miur (Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca scientifica) sono appena sei su un totale di 13263, i titolari di cattedra in atenei statali che hanno meno di 40 anni. Pajno, associato da quando aveva 28 anni, segue una tradizione familiare: il nonno era procuratore della Repubblica a Palermo; il padre, Alessandro Pajno, è consigliere di Stato e docente di Diritto amministrativo alla Luiss.
Ingressi bloccati, fondi sempre più scarsi e professori più vecchi d’Europa sono i tratti salienti dell’università italiana che fatica sempre di più a stare al passo con quella straniera. Un male, quello del mancato rinnovo del personale docente, che va avanti da 25 anni. Dal 1988 al 2013 l’età media è passata dai 46 ai 52 anni con differenze a seconda della fascia: 59 anni per i professori ordinari, 53 anni per gli associati e 46 per i ricercatori.
All’estero il quadro è diverso: a Cipro c’è il primato opposto; qui il 50,7 per cento di professori non ha ancora compiuto 40 anni; in Germania quasi la metà dei docenti (49,2%) è al di sotto della soglia. Puntano su forze fresche anche l’Olanda (43,4 per cento), il Belgio (30,2), il Portogallo (35,1), il Regno Unito (29,5). Per contrastare la fuga all’estero e ringiovanire gli organici – ricorda il settimanale – il governo Renzi ha annunciato 500 cattedre destinate a docenti con elevati meriti scientifici, selezionati con concorso internazionale che saranno pagati grazie a uno stanziamento specifico di 50 milioni di euro per il prossimo anno e di 75 milioni per il 2017.
Giovanni Runchina