Una dipendente storica dell‘Ordine dei giornalisti e dell’Associazione della stampa sarda deve rispondere di appropriazione indebita e adesso rischia il processo. In ballo c’è un ammanco di poco superiore agli 87mila euro. Sotto accusa è finita Paola di Francesco, 66 anni, da qualche tempo in pensione.
Tutto è cominciato con una denuncia contro ignoti. A presentarla in Procura a Cagliari, per il tramite dell’avvocato Mario Maffei, sono stati i presidenti dell’Ordine e di Assostampa, rispettivamente Francesco Birocchi e Celestino Tabasso. La notizia, con tutti i dettagli, è riportata su L’Unione Sarda oggi in edicola. L’inchiesta si è conclusa proprio in questi giorni. La pm Nicoletta Mari che si è avvalsa della consulenza del commercialista Giuseppe Aste, ha iscritto la dipendente sul registro degli indagati conrtestandole appunto l’appropriazione indebita.
L’ammanco risalirebbe a un periodo di quattro anni, dal primo gennaio del 2013 al 31 dicembre del 2016. I soldi sarebbero quota dei giornalisti iscritti e non versate né nelle casse dell’Ordine né in quelle di Assostampa. La dipendente sotto accusa, dal canto suo, si difende e nega ogni addebito. Lo ha fatto per il tramite dell’avvocata Ambrosina Zoccheddu. “Contestiamo integralmente le accuse – ha detto il legale a L’Unione Sarda -. Siamo convinte di poter dimostrare che nulla di tutto ciò sia reale. La mia assistita si rammarica di essere ritenuta responsabile di un fatto simile dopo aver prestato servizio in tutti quegli anni con impegno. Si era dedicata anima e corpo al lavoro, per lei era una grande famiglia. È una persona seria e con grandi valori: si è sentita tradita, mai nesusno l’ha avvicinata chiedendole spiegazioni sui presunti ammanchi”.