Operazione antidroga della polizia, arrestate dodici persone a Cagliari

La polizia ha assestato un nuovo colpo contro il traffico e lo spaccio di droga. All’alba di oggi è scattata una maxi operazione a Cagliari e nell’immediato hinterland che ha smantellato un gruppo criminale specializzato nel traffico di stupefacenti. A dodici persone sono state notificate altrettante ordinanze di custodia cautelare in carcere. Le indagini, coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia, sono state condotte dalla squadra mobile e sono collegate a un’altra ampia indagine scattata a dicembre dello scorso anno e denominata ‘Pintadera’. In quella occasione nel registro degli indagati finirono 32 persone, accusate a vario titolo, di spaccio di cocaina, eroina, metadone e hashish.

Questa mattina è scattato il nuovo blitz. Circa cento poliziotti dalla Questura di Cagliari e del Reparto prevenzione crimine hanno notificato i provvedimenti restrittivi ed eseguito decine di perquisizioni alla ricerca di droga.  Alle operazioni hanno collaborato anche il Reparto Volo e le unità cinofile. In manette con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga sono finiti: Alessandro Busu, 33 anni; Federico Carboni, 27; Michael Cherbi, 26 anni; Stefano Coccodi, 58 anni; Francesco Degioannis, 41; Manuel Molinas, 33 anni; Fabiana Mura, 32 anni, Omar Murtas, 34 anni; Alessio Scano, 37 anni; Andrea Solinas, 33; Christian Manca, 34 e Martino Flavio Pani, 34 anni l’unico arrestato ad Alghero in comunità.

L’attività investigativa della squadra mobile ha permesso di accertare una serie di episodi di spaccio avvenuti tra il 2018 e il 2019 nelle palazzine di via Seruci a Cagliari, trasformata secondo gli investigatori in una vera e propria piazza della droga dove era possibile acquistare cocaina,  eroina e speedball. Grazie ad una minuziosa attività di intelligence fatta di intercettazioni telefoniche, video riprese con telecamere nascoste, accanto ai tradizionali servizi di osservazione, ma anche acquisti simulati di stupefacente da parte di agenti sotto copertura è stato possibile ricostruire il giro d’affari e individuare i responsabili. La polizia ha così accertato “l’esistenza di un gruppo stabilmente organizzato che operava senza soluzione di continuità anche nei giorni festivi, sotto la costante sorveglianza di vedette pronte a segnalare ogni possibile presenza pericolosa”.

Secondo gli investigatori un ruolo di primaria importanza nell’organizzazione era rivestito da Francesco Degioannis che “operava quale promotore, organizzatore e finanziatore del gruppo, con l’attiva collaborazione di Alessandro Busu che si interfacciava nel corso delle indagini non solo con Degioannis, ma anche con gli altri componenti dell’organizzazione criminale impartendo loro una serie di direttive”. Altro elemento di spicco secondo gli uomini della Mobile, era Fabiana Mura che avrebbe messo a disposizione la propria abitazione come base logistica dell’organizzazione criminale. Coinvolte nella vicenda anche le moglie di Degioannis e Busu per le quali non è stata messa la misura restrittiva. “Gli altri sodali svolgevano prevalentemente l’attività di vedette – spiegano dalla polizia – stazionando nei pressi delle palazzine dove avveniva lo spaccio con il fine specifico di avvertire i propri soci in affari dell’eventuale arrivo delle forze dell’ordine, sia di cedere la droga agli acquirenti consegnando le dosi e ricevendo il denaro”.

La tecnica di spaccio era sempre la stessa: i tossicodipendenti venivano incontrati vicino alla palazzina al numero 3 di via Seruci, poi venivano indirizzati verso l’ingresso dove facevano l’ordinanzione e pagavano. Infine lo spacciatore saliva ai piani superiori prendendo le dosi già preparate.

 Nel corso delle indagini sono state arrestate 16 persone e sono stati sequestrati 196,013 grammi di eroina, 70 di cocaina, 34 grammi di un mix di eroina e cocaina, 75 grammi di metadone e 1689 dosi già confezionate di droga.

Ma.Sc.

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