Omicidio a Iglesias: 42enne ucciso con quindici coltellate

Un uomo di mezza età è stato trovato cadavere oggi pomeriggio in un’abitazione di campagna, alla periferia di Iglesias, in località Funta Marzu. Il corpo è stato scoperto dai medici del 118 che hanno subito chiesto l’intervento della Polizia.

L’uomo, Piergiorgio Caria, di 42 anni, aveva delle profonde ferite alla schiena riconducibili a un’arma da taglio. Caria, già noto alle forze dell’ordine, sarebbe stato aggredito e ucciso, anche se la Polizia, arrivata sul posto, per il momento non esclude nessuna ipotesi. Il sopralluogo all’interno della casa è appena iniziato. Al lavoro gli investigatori della Squadra Mobile di Cagliari e del Commissariato di Iglesias.

Il cadavere è stato trovato intorno alle 13.30. La scoperta sarebbe stata fatta da alcuni parenti, che hanno chiamato immediatamente il 118. Sul posto è arrivata l’ambulanza medicalizzata, ma i medici non hanno potuto far altro che constatare il decesso, informando la Polizia. Ad Iglesias stanno lavorando gli specialisti della Scientifica, gli uomini della Squadra mobile di Cagliari, guidati dal dirigente Luca Armeni, e gli agenti del Commissariato di Iglesias. Il corpo di Caria era in camera da letto, sul pavimento in una pozza di sangue. La zona è stata transennata e attualmente la Scientifica sta passando palmo a palmo ogni angolo dell’abitazione in cerca di indizi.

Caria è stato ucciso con almeno 15 coltellate. Secondo i primi accertamenti degli investigatori, si tratterebbe di un delitto d’impeto, epilogo forse di una lite violenta. A quanto pare la vittima non si sarebbe nemmeno difesa, sorpresa e aggredita alle spalle mentre si trovava in camera da letto, quindi raggiunta dai fendenti mortali. Non sono stati trovati segni di scasso e l’abitazione è stata trovata in un ordine apparente, gestito da una persona che viveva nel disagio. Ma quel tipo di confusione, assicurano gli inquirenti, non è comunque riconducibile a una rapina o a una colluttazione. Caria, quindi, conosceva il suo assassino, lui stesso lo avrebbe fatto entrare in casa. E l’omicida, prima di allontanarsi, ha ripulito sommariamente l’abitazione nel tentativo di cancellare ogni possibile traccia del suo passaggio. Gli investigatori della Squadra mobile di Cagliari, coordinati dal primo dirigente Luca Armeni, hanno effettuato una dettagliata perquisizione della casa in cerca di elementi utili alle indagini. Si lavora, in particolare, per ricostruire le ultime ore di vita del 42enne, si scava nel suo passato, anche nei sui precedenti che lo vedono coinvolto in una serie di furti fino al 2008. Al momento viene esclusa la pista legata al mondo della droga. Determinante per l’inchiesta sarà l’autopsia già disposta dal magistrato: dovrà accertare l’ora esatta della morte e stabilire la profondità dei colpi inferti, elemento questo che potrà indirizzare le indagini verso un uomo o una donna. Nelle prossime ore gli investigatori sentiranno amici e tutti i parenti della vittima: Piergiorgio Caria aveva 12 fratelli.

(Ha collaborato Carlo Martinelli)

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