“Non solo storia e cultura, Sa Die sia una festa come San Patrizio per gli irlandesi”

Far diventare Sa Die de sa Sardigna una grande festa così come in Irlanda si festeggia il patrono San Patrizio. L’idea arriva dall’associazione Assemblea Natzionale Sarda (Ans) che si pone l’obiettivo di trasformare la ricorrenza della cacciata dei piemontesi al pari di una “festa popolare di tutti i sardi”.

L’associazione in questi mesi ha messo a punto un progetto in vista del 28 aprile e a Cagliari nei quartieri di Marina e Stampace organizzerà eventi culturali, musicali e ludici per adulti e per i più piccoli: “Come gli irlandesi hanno San Patrizio e i catalani hanno la Diada, noi sardi abbiamo Sa Die che non è solo una festa e una ricorrenza, ma un momento in cui renderci conto che i sardi possono stare al passo con la storia e fare cose grandiose, come tutti gli altri popoli del mondo” dice il presidente Andrea Laterza, 35 anni.

Il programma degli eventi organizzati a Cagliari

Per l’occasione è stato allestito un sito web apposito (assembleasarda.org/sa-die) e sono state coinvolte diverse attività commerciali cagliaritane riportate in una mappa, insieme agli eventi della giornata. “Quest’anno sarà il rosso il colore scelto per Sa Die – spiega il vicepresidente Riccardo Pisu –. Pub e ristoranti proporranno piatti e bevande speciali che abbiano un nome in sardo e alcune attività ospiteranno musicisti, artigiani e artisti sardi nei propri spazi. Ghirlande e decorazioni rosse verranno usate per allestire i locali. Inoltre stiamo invitando tutti i sardi, ovunque si trovino, a procurarsi ed esporre le proprie bandiere. I comuni e la Regione Autonoma a colorare le facciate dei rispettivi palazzi con le luci dei led di colore rosso”.

Non solo cultura e storia, a detta degli organizzatori Sa Die può diventare anche un grande volano economico. “Immaginiamo le persone che si riversano per le strade e nei locali – conclude Laterza – un momento per incontrarsi, socializzare, a maggior ragione dopo due anni in cui queste occasioni sono mancate a tutti e specialmente agli esercenti. Si tratta di un periodo dellʼanno ‘strategico’: inizia la bella stagione, il 25 è festivo e il primo maggio è dietro lʼangolo. Sotto gli aspetti culturali e sociali si nasconde una grande opportunità commerciale“.

Foto: piazza Yenne a Cagliari

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