Sa Die de sa Sardigna, la storia del disegno diventato ‘virale’

Manuel Scordo

di Manuel Scordo

La ‘Giornata del popolo sardo’, Sa Die de sa Sardigna è alle porte. È il 28 aprile 1794, infatti, il giorno in cui il popolo sardo insorge contro i piemontesi, dopo aver chiesto loro, tra le altre cose, di avere una partecipazione più attiva nelle decisioni della propria regione. Ma le richieste non vengono accolte.

La reazione del popolo sardo è immediata e si traduce nella cacciata da Cagliari e dalla Sardegna di 514 funzionari e dello stesso viceré Vincenzo Balbiano. Dal 1994 la data del 28 aprile viene celebrata come la ‘Giornata del popolo sardo’ come appuntamenti, incontri e cerimonie in tutta l’Isola. A breve saranno annunciate tutte le manifestazioni e come ogni anno, sui social network, ma a volte anche su qualche manifesto pubblico, comparirà un’immagine (la vedete in questo articolo) che da almeno dieci anni è diventata quasi il simbolo di Sa Die de sa Sardigna.

È un disegno che descrive perfettamente la cacciata dei continentali, che in tanti utilizzano per parlare di Sa Die sui social, ma nessuno cita chi è l’autore. Il disegno è opera del disegnatore di Sanluri, Jean Claudio Vinci. Un autore da sempre attivo nel mondo del fumetto: nel 2000 entra a far parte dell’Associazione Chine Vaganti di San Gavino Monreale, un collettivo di sceneggiatori e disegnatori tutti sardi, tra i quali Daniele Mocci, Andrea Pau, Marcello Lasio e Luca Usai, che oggi lavorano per diverse case editrici nazionali e internazionali tra le quali Mondadori e Disney, solo per citarne alcune. Lo stesso Vinci attualmente è illustratore nell’editoria per ragazzi (Einaudi Ragazzi, Mondadori, Edizioni San Paolo, Edizioni Paoline, Giunti Scuola, Editoriale Scienza, Agenzia Book on a Tree, Agenzia Red Whale, Fiordaliso) e nel campo del fumetto con case editrici come Dark Horse Comics, Disney Pixar per la quale ha realizzato Gli Incredibili, Arancia Studio, Dupuis Editions, Editoriale Aurea, Gaghi Editore, Studio Renoir. 

Il disegno utilizzato sui social senza mai attribuire all’autore il giusto merito era stato realizzato nel 2012. “Verso fine febbraio Chine Vaganti viene contattata dal sindaco del Comune di Serri – racconta nel suo blog Jean Claudio Vinci – : cercava un disegnatore che collaborasse a un progetto del suo Comune e, di rimando, della Regione Sardegna. Un progetto legato alla festività de Sa Die de sa Sardigna. Il progetto prevedeva una serie di piccoli incontri con i bambini del paese, delle micro lezioni di disegno che avrei gestito nelle vesti di insegnante. Inoltre, il mio compito principale sarebbe stato la realizzazione di un opuscolo illustrato dedicato ai bambini e le famiglie del paese, inerente il percorso dell’autonomia della mia Regione”. Il disegno di Sa Die fa parte proprio di quell’opuscolo.

“È stato un bel progetto didattico che coinvolgeva i bambini del comune di Serri e dei paesi limitrofi con una serie di incontri formativi sul fumetto – racconta Jean Claudio Vinci -.
Qualche anno dopo, un responsabile del progetto Storia Sarda nelle Scuole, (nel sito è possibile scaricare gratuitamente l’opuscolo e tanto altro materiale), mi chiese se avessi voluto concedere il disegno a titolo gratuito su un pdf di divulgazione della storia sarda nelle scuole. Perciò il disegno è diventato pure la copertina del loro pdf per i ragazzi”.

Negli anni successivi il disegno è stato utilizzato anche per manifesti. “Questo disegno ha ormai dieci anni – sottolinea l’autore -. Questo disegno ormai ha 10 anni e son molto felice che sia diventato simbolo di questa giornata importante, è un grande piacere per me”.

Manuel Scordo

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