Anthony Muroni ha diffamato Claudia Lombardo. Lo ha stabilito oggi la Corte d’appello di Cagliari confermando la sentenza in primo grado del 28 gennaio 2016. Il collegio giudicante – presieduto da Claudio Gatti (a latere Lavena e Melis) – ha riconosciuto la responsabilità penale dell’ex direttore de L’Unione Sarda condannandolo al pagamento di una multa di 900 euro. I fatti risalgono all’aprile del 2011.
Muroni era allora il caposervizio del settore ‘Politica’ e scrisse di un’indagine della Procura sul parco eolico dell’Enel Greenpower nel Sulcis facendo riferimento alla famiglia della Lombardo, allora presidente del Consiglio regionale. Nella notizia, rivelatasi falsa, si parlava di alcuni terreni a Portoscuso che avrebbe permesso alla famiglia della presidente – nella fattispecie il ramo materno dei Fenu – di incassare “maggiori oneri” per un importo di 400mila euro. Stando sempre a quanto raccontato dal quotidiano di Cagliari, i soldi si sarebbero dovuti incassare per la cessione del diritto di superficie. Nell’articolo si faceva riferimento a Giuseppe e Maria Luisa, citati come lo zio e la madre della Lombardo.
Invece i Fenu sui quali si indagava, non erano i parenti dell’allora capo dell’Aula. Tanto che quello stesso 11 aprile del 2011, quando venne pubblicato il pezzo, la Lombardo smentì il contenuto dell’articolo con una richiesta di rettifica. Il giornale, però, pubblico solo poche righe della nota. Quindi la decisione della Lombardo di sporgere querela per diffamazione. Il processo è cominciato in primo grado nel luglio del 2014. Con la sentenza di oggi viene confermata la condanna anche per l’allora direttore responsabile del quotidiano, Paolo Figus (sempre per diffamazione e multa da seicento euro). La Lombardo è stata difesa dall’avvocato Riccardo Floris, Muroni da Luigi Satta. Entrambi erano presidenti all’udienza di oggi. (al. car.)