“Il tempo delle parole è finito, ora servono i fatti e se non arriveranno siamo pronti ad occupare la statale 131 per il diritto alla salute”. È una sorta di ultimatum quello lanciato dai Comuni dell’alto Oristanese ai vertici della Regione e dell’Ats (l’azienda per la tutela della salute) a conclusione della fiaccolata e dell’assemblea che si è tenuta venerdì a Ghilarza per iniziativa del ‘Comitato civico per l’Ospedale Delogu bene comune’ con lo scopo di sollecitare la riapertura 24 ore su 24 del Punto di primo intervento e degli altri servizi assicurati due anni fa e mai attivati.
Alla manifestazione hanno partecipato centinaia di cittadini e rappresentanti di tutte le amministrazioni comunali dei paesi che ricadono nel bacino dell’ospedale di Ghilarza. “Non possiamo più aspettare”, hanno detto in tanti e il tempo per le risposte concrete non andrà oltre le prime settimane di febbraio. Se non arriveranno, la protesta si sposterà sulla statale 131. La data è ancora da definire e sarà sicuramente una occupazione pacifica, che riguarderà il tratto della Carlo Felice tra Ghilarza e Paulilatino.