Migranti, Arru: “Grande professionalità, faremo tesoro di questa esperienza”

“Il lavoro svolto ieri con i migranti arrivati a Cagliari dal personale medico e infermieristico, dalla Croce Rossa e Protezione civile, dai volontari e mediatori culturali, e tutte le persone che si sono rese disponibili, è stata una prova di grande solidarietà e professionalità, che restituisce una immagine di efficienza del sistema Sardegna, e voglio ringraziarli tutti”. A dirlo all’indomani dalle operazioni di sbarco degli 880 migranti al Porto Canale di Cagliari, iniziate alle 15 e concluse nella notte alle 23.45, è l’assessore della sanità Luigi Arru, che annuncia: “Faremo tesoro di questa positiva esperienza. Insieme alla Asl 8 stiamo ragionando per tradurre questo tipo di procedura in un nucleo organizzativo stabile e integrato pronto a intervenire in analoghe situazioni di emergenza”.

Il coordinamento. Il piano di assistenza al Porto canale è stato coordinato da Silvana Tilocca, direttore del dipartimento di Prevenzione della Asl 8, insieme al 118, Protezione Civile, Croce Rossa, volontari, mediatori culturali, uomini del Corpo forestale, i medici della sanità marittima e le forze dell’ordine.

Le procedure preliminari. Il percorso attivato ieri pomeriggio era già stato collaudato il 7 maggio per il precedente sbarco di 220 persone. Due medici della sanità marittima, saliti a bordo della nave, hanno preliminarmente verificato lo stato di salute delle persone. Nessun ricovero d’urgenza è stato necessario.

Lo sbarco. Una volta scesi dall’imbarcazione è stata attivata la procedura di emergenza-urgenza ricevendo le persone nelle tende della Asl e nell’ambulatorio mobile fornito dalla Protezione Civile per le visite, dopo un primo ristoro. I 28 bambini sono stati accolti da 4 pediatri e dal personale infermieristico all’interno dell’ambulatorio, allestito con palloncini. Visitate anche le 155 donne, delle quali alcune gravide: tre sono state ricoverate con minaccia d’aborto. Dopo le donne e i bambini sono stati visitati i padri, in maniera tale da favorire il rapido ricongiungimento dei nuclei familiari.

Le visite mediche di primo livello. Per tutti gli 880 migranti è stato effettuato un controllo di primo livello. In tanti hanno lamentato cefalee, dolori addominali e lombosacrali, muscolari dovuti alla postura, e per questi si è intervenuti con una rapida terapia sul posto. Altri hanno manifestato problemi dermatologici, oltre alla più comune e diffusa disidratazione. Per la misurazione della temperatura sono stati utilizzati anche 12 Termofocus in più (dispositivi che misurano la temperatura corporea a distanza) grazie alla collaborazione di Federfama.

I certificati medici. Sono stati compilati in duplice copia per ogni persona arrivata a Cagliari. Una copia andrà alla Prefettura e una ai Comuni che daranno ospitalità, e che provvederanno alle visite di secondo livello in collaborazione con le Asl di riferimento.

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