Meridiana vince in Tribunale lavoro, niente reintegro per 22 assistenti volo

Nuovo capitolo nella vertenza Meridiana, fra azienda e lavoratori. Il Tribunale di Tempio, con diversi decreti firmati da due giudici, ha rigettato i ricorsi di ventidue assistenti di volo, licenziati nel giugno 2016 alla chiusura della procedura di mobilità. I lavoratori, condannati al pagamento delle spese legali, avevano chiesto ai giudici il reintegro in azienda lamentando il fatto che gli esuberi non fossero l’effetto della procedura di mobilità a seguito della “grave crisi aziendale di Meridiana Fly” ma si fondassero sulla cessione dell’azienda a Qatar Airway. Inoltre sostenevano l’unicità aziendale fra Meridiana e Air Italy e il carattere discriminatorio del licenziamento che ha riguardato i soli lavoratori di Meridiana Fly in quanto più anziani, salvaguardando quelli di Air Italy con minore anzianità. Tutte censure non ritenute fondate dai giudici.

I magistrati hanno ricordato non solo l‘archiviazione del procedimento penale per il management sull’utilizzo della cassa integrazione effetto della grave crisi aziendale, ma anche la non opposizione della parte sindacale sulla procedura di mobilità, avviata con dichiarazione di sussistenza degli esuberi nel 2011. Riguardo poi alla presunta unità fra Meridiana Fly e Air Italy, nei decreti si legge che “il collegamento economico funzionale tra imprese gestite da società del medesimo gruppo non è di per sé solo sufficiente a far ritenere che gli obblighi inerenti a un rapporto di lavoro subordinato, intercorso fra un lavoratore e una di esse, si debbano estendere anche l’altra, a meno che non sussista una situazione che consenta di ravvisare un unico centro del rapporto di lavoro”, per i giudici non è rilevabile. Meridiana ha accolto “con soddisfazione le pronunce, perché è stato ricostruito come l’operato dell’azienda a seguito del deflagrare della grave crisi che l’ha investita sia stato ispirato alla ricerca di via di uscita, anche per ridurre l’impatto a carico dei lavoratori. In ciò è stato decisivo il supporto del proprio azionista”. Il sindacato autonomo Usb è pronta a appelli.

“Nel frattempo – fa sapere, fra l’altro, Meridiana all’Ansa – si continua a lavorare intensamente al perfezionamento dell’accordo di partnership con Qatar Airways, sia pure con significativi ritardi rispetto alle attese”. nella pagina Facebook dell’Usb si legge: “È chiaro che questo è solo il primo grado di giudizio e il percorso si allungherà, nei successivi gradi di giudizio. Come peraltro previsto anche in caso di vittoria. Quindi lo scoramento, la delusione e la rabbia non possono che lasciare il passo all’azione successiva. Mancano comunque all’appello le sentenze di tribunali quali Cagliari e Busto Arsizio dove auspichiamo di veder riconosciute le ragioni dei lavoratori, per noi auto-evidenti. Andiamo avanti. Ci sarà tempo per rompersi la testa”. Anche se, secondo il sindacato, “quel che è accaduto al tribunale di Tempio, con le prime sentenze di rigetto delle cause intentate dai lavoratori, è senza ombra di dubbio una sconfitta. Sia per quei principi di equità e giustizia, sia per i lavoratori”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share