Mauro e Corinna, partigiani diciottenni: “La Resistenza è un valore sempre attuale”

“La situazione attorno a noi è preoccupante: vediamo ogni giorno discriminazioni, disuguaglianze, derive autoritarie e razzismo. Tutti questi mali possono essere combattuti con gli stessi ideali di libertà e uguaglianza che hanno ispirato, oltre settant’anni fa, le lotte partigiane”. Mauro Tunis, 18 anni, è uno studente del liceo scientifico ‘Pacinotti’ di Cagliari: da un anno, neanche maggiorenne, ha ricevuto la tessera dell’Anpi, l’associazione nazionale partigiani d’Italia. Lui e Corinna Raimondi, 17 anni, studentessa dello scientifico ‘Pitagora’, sono i più giovani tesserati Anpi.

Oggi, insieme ad altri ragazzi e studenti isolani, saranno sul palco allestito in piazza del Carmine nel momento conclusivo della grande Festa della Liberazione organizzata in città per il 25 aprile: leggeranno discorsi e pensieri per celebrare la Resistenza e gli italiani che hanno perso la vita combattendo per i propri ideali durante la seconda guerra mondiale.

Ci chiediamo perché due studenti così giovani, neanche maggiorenni, abbiano scelto di farsi portavoce dei partigiani italiani 72 anni dopo la fine del nazifascismo.

Quelli della Resistenza sono valori attualissimi – sottolinea Mauro – tantissimi popoli oggi sono discriminati per la loro etnia, proprio come è accaduto 80 anni fa a ebrei e rom, penso ad esempio ai curdi che non riescono a vedere riconosciuta la loro indipendenza in Medio Oriente. Inoltre la situazione che vediamo in Ungheria o Turchia è preoccupante, e anche i segnali che arrivano dalla Francia con l’affermarsi di partiti nazionalisti e populisti ci fanno pensare che è meglio stare in allerta. In Italia non va meglio: il razzismo è espresso da organizzazioni come Noi con Salvini e Casa Pound, e anche a Cagliari c’è una diffusione preoccupante di Blocco Studentesco, movimento universitario che si rifà a Forza Nuova. C’è poi ancora una forte disuguaglianza sociale e molta disinformazione sul tema dei migranti: ecco perché la Resistenza non è qualcosa di anacronistico ma un valore vivo e importante”.

“La Resistenza per me non è combattere solo il fascismo del passato – dice Corinna – ma anche la discriminazione e la xenofobia di oggi. Non solo, in Sardegna ci sono altre battaglie importanti di liberazione: il movimento contro le servitù militari in primis, e poi la lotta per la casa. Esistono poi questioni che ci riguardano nel quotidiano come l’accoglienza ai migranti, la lotta alle discriminazioni. È anche così che mettiamo in pratica i valori dell’antifascismo”.

mauro-tunisSecondo gli studenti a scuola non si fa abbastanza per educare alla Costituzione e alla legalità: “È vero che vediamo tra i nostri coetanei un generale disinteresse verso l’attualità – sostiene Mauro – ma credo che certi argomenti, se proposti dagli insegnanti nel modo giusto, possano davvero avvicinare i ragazzi a una coscienza civica. A scuola non si parla di Costituzione e leggi, se non in casi sporadici, eppure sono temi che non ci sono estranei: lo ha dimostrato, ad esempio, la grande partecipazione studentesca all’ultima manifestazione dell’8 marzo”.

“Cosa possiamo fare noi studenti per l’antifascismo? Tanto – concordano i due giovani partigiani – soprattutto con l’informazione, l’istruzione, la conoscenza. E poi partecipare in prima persona alle battaglie per i diritti di tutti, non solo il 25 aprile ma tutti i giorni dell’anno”.

Francesca Mulas

 

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