Malato di Sla, ottavo giorno di digiuno: appello a Mattarella per le nuove cure

Ottavo giorno di sciopero della fame per lo chef sardo Paolo Palumbo, malato di Sla, che lancia un appello al governo e al presidente Mattarella. La protesta viene seguita nei social sulle pagine dello stesso 21enne di Oristano. E proprio da Facebook, Palumbo ha lanciato il grido d’aiuto di tutti i malati di Sla allo Stato: “Garantiteci l’accesso in America o Israele alla sperimentazione di Brainstorm (a base di cellule staminali ndr)”. Si tratta di una terapia a base di cellule staminali mesenchimali che agiscono sul sistema nervoso centrale e che è ormai alla fase 3 della sperimentazione negli Stati Uniti e in Israele.

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Per poter finanziare la sperimentazione in Italia, secondo Palumbo – che ha postato un video su Facebook – servono circa cinque milioni di euro, mentre il costo per un singolo malato di Sla italiano che volesse curarsi negli Usa o in Israele si aggira sui 500 mila euro, salvo esborsi aggiuntivi in caso di complicanze. Da qui l’appello, rilanciato anche dal fratello di Paolo, Rosario, al Governo e al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Nel frattempo si mobilitano anche le istituzioni sarde: il presidente dell’Anci Sardegna, Emiliano Deiana, si rivolge direttamente al premier, Giuseppe Conte e alla ministra della Salute, Giulia Grillo perché “diano finalmente una risposta chiara e piativa alle richieste di Paolo. Otto giorni di sciopero della fame sono un’eternità – scrive – per questo motivo chiediamo alle istituzioni statali un gesto di attenzione rispetto a una richiesta che apre alla speranza di una regressione rispetto a una patologia implacabile come la Sla”.

“La vicenda che vede vittima-protagonista Paolo Palumbo non può lasciare indifferenti – incalza Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione Socialismo Diritti Riforme -. Richiede un intervento immediato di un organismo istituzionale che sappia ascoltare e parlare con voce ferma e determinata su quale strada percorrere per raggiungere l’obiettivo”.

Maria Antonietta Farina Coscioni, presidente dell’Istituto Luca Coscioni, e Irene Testa della presidenza del Partito Radicale esprimono solidarietà al giovane chef sardo. “È vergognoso il protrarsi del silenzio del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e della ministra della Salute, Giulia Grillo che denota l’indifferenza nei confronti di un giovane affetto da una patologia neurodegenerativa che con il trascorrere delle ore rischia letteralmente la vita – dicono le due esponenti – Per queste ragioni procediamo con la convocazione di una conferenza stampa per martedì 9 aprile pomeriggio a Oristano nell’abitazione della famiglia di Paolo Palumbo”.

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