Le strade di Bitti inondate di fango sono l’immagine della devastazione causata dalla pioggia che, in poche ore, ha causato vittime, messo in ginocchio le comunità e riportato indietro a quel maledetto 2013, quando il ciclone ‘Cleopatra’ portò morte e distruzione con 19 vittime. Il maltempo ha colpito in maniera violenta il centro Sardegna, con particolare gravità a Bitti centro in cui tre persone hanno perso la vita: si tratta di Giuseppe Mannu, allevatore di 55 anni, Giuseppe Carzedda, di 90 e Lia Orunesu, 89 anni. Mannu stava rientrando a casa dalla campagna ed è stato travolto da una frana e dalla furia dell’acqua, mentre Carzedda è morto in casa. Lia Orunesu, secondo una prima ricostruzione dei fatti invece, sarebbe uscita dalla sua abitazione e anche lei spazzata via dall’acqua.
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Bitti ha fatto registrare il bilancio più pesante rispetto alla furia del maltempo, ma anche in altri paesi l’emergenza ha raggiunto livelli di criticità. A Galtellì, uno dei paesi della valle del Cedrino, dove sono arrivate grosse portate d’acqua dalla diga di Preda Othoni, 160 persone sono state evacuate e sono state costrette a trascorrere la notte in una palestra. Stessa situazione anche a Oliena dove alcune case sono state evacuate per evitare situazioni pericolose.
Una giornata difficile anche in altre zone della Sardegna dove sono state chiuse al traffico diverse strade a causa di allagamenti e frane. Anche a Cagliari, soprattutto il vento, ha provocato la caduta di alberi e una mareggiata nella spiaggia del Poetto completamente risucchiata dall’acqua.
Non sono mancati i messaggi di solidarietà e sostegno da parte di tutto il mondo politico e soprattutto da diversi esponenti del Governo che hanno assicurato il sostegno alla Regione in questa fase difficile. E proprio la Regione dopo una riunione della Giunta, convocata in via straordinaria ieri sera, ha dichiarato lo stato di emergenza.