Chiusa da anni, dopo essere stata occupata da una comunità di artisti, l’ex sede della questura di Sassari, in via Coppino, diventerà una scuola-convitto grazie ai fondi del Pnrr . Il progetto di recupero del complesso di due edifici che si trovano al centro della città, è stato presentato a Palazzo Sciuti dall’amministratore straordinario della Provincia di Sassari, Pietro Fois, dalla dirigente del settore Edilizia scolastica, Maria Vittoria Loddoni e dai due giovani architetti, Andrea Garrucciu e Maria Luisa Baule, che hanno curato la predisposizione del documento preliminare alla progettazione.
L’intervento riguarderà l’ex questura, compresa l’ala che attualmente ospita il servizio mensa e sostegno alle persone bisognose della Casa della fraterna solidarietà, e i locali che per anni sono stati sede dell’Ufficio del Provveditorato scolastico e dell’ex Archivio di stato. A disposizione ci sono 500 mila euro che arrivano dal ministero per la Coesione sociale che serviranno per indire il concorso di progettazione; per la realizzazione della scuola e del convitto riqualificando la struttura esistente dell’ex questura, l’importo a disposizione è pari a 13 milioni di euro, e potrebbero arrivare dai fondi Pnrr. “Per accedere ai fondi abbiamo necessità di bandire la gara e predisporre il concorso di progettazione: in questo modo ci terremo pronti per accedere al secondo step che ci darà modo di concretizzare il progetto”, è stato spiegato durante la presentazione dell’iniziativa. Il concorso prevede due fasi: nella prima i progettisti elaboreranno delle idee progetto che la Provincia valuterà; nella seconda sarà ufficializzato il nome del vincitore che avrà un premio di servizi di progettazione pari ad un progetto preliminare.