Tutti d’accordo. Tutti con la mano alzata. Tutti favorevoli a stabilire per il latte un prezzo minimo di 80 centesimi. È la foto-simbolo di Tramatza, dove ieri gli allevatori dell’Isola si sono ritrovati per mettere nero su bianco una controproposta. Quella che appunto ha corretto al rialzo la bozza di accordo siglata a Cagliari sabato scorso e che fissava il prezzo del latte a 72 centesimi. L’immagine è stata pubblicata dal quotidiano La Nuova Sardegna ed è stata poi rilanciata sulla pagina Facebook ‘Pastori di Sardegna’.
Col documento di Tramatza, che sarà portato giovedì al vertice di Roma, i pastori hanno trovato la quadra sulla definizione delle garanzie: il prezzo del latte sarà fissato in base alle quotazioni del formaggio, in modo tale che gli industriali non possano più decidere arbitrariamente di concedere (o meno) l’aumento. Resta adesso da capire se gli stessi imprenditori accetteranno la controproposta dei pastori nell’incontro di giovedì. Di certo, l’unità degli allevatori, come emersa a Tramatza, in qualche modo mette gli industriali con le spalle al muro: il mondo delle campagne unito è difficile da ‘espugnare’.