L’anno del Papa e dell’alluvione, tutte le notizie del 2013

È un tranquillo lunedì di novembre, il cielo è coperto di nubi scure come se ne vedono spesso in autunno. Nessuno immagina che il maltempo annunciato dalle previsioni meteo si trasformerà in una delle alluvioni più tragiche nella storia sarda degli ultimi decenni: in poche ore la pioggia insistente di quel 18 novembre diventa un mare d’acqua e fango che porta morte e distruzione. Diciotto vittime, a cui si aggiungono il suicido dell’imprenditore di Orosei disperato per i danni subiti, migliaia di sfollati, aziende e case distrutte: il mondo intero osserva la tragedia sarda su cui immediatamente si riversa una incredibile ondata di aiuti. L’alluvione in Sardegna mostra il senso di solidarietà degli isolani che a centinaia accorrono nei luoghi disastrati per spalare fango e portare soccorso, ma rivela anche un senso di ira collettiva verso chi ha costruito le case sugli argini e ha buttato cemento dove prima scorreva l’acqua. In un forsennato rimbalzo di proteste e denunce si capisce presto che non si possono accusare solo le pioggie straordinarie. I lettori dei quotidiani seguono con grande attenzione la cronaca di quei giorni: l’intervista al geologo Fausto Pani (leggi) che denuncia gli amministratori locali colpevoli di avere ostacolato la tutela del territorio è il pezzo più letto su SardiniaPost nel 2013, seguito dalla vicenda di Alessandra Dalu (leggi), colf licenziata con un sms per essersi assentata da lavoro durante i giorni dell’alluvione. L’infelice frase di Lara Comi (leggi), che accusava i sardi di non conoscere l’abc delle della sicurezza raccontata sul nostro giornale il 20 novembre è il terzo articolo più letto dell’anno.

L’alluvione in Sardegna non è purtroppo l’unico disastro del 2013: il 7 e l’8 agosto l’isola brucia (leggi), 48 ore di inferno da nord a sud tra città, boschi e campagne. Isili, Laconi, Nurallao le zone più colpite con migliaia di ettari distrutti e tantissimi animali morti, ma il fuoco arriva anche a Sassari, Samatzai, Villacidro, Cagliari, Furtei, Foresta Burgos, Sinnai.

La tragedia del fuoco si abbatte su una terrà già devastata dalla crisi. Parole di conforto per i giovani che non trovano lavoro e per i cassintegrati sardi arrivano da Papa Francesco, in visita a Cagliari lo scorso 22 settembre (leggi). Quattrocento mila persone si riversano nel capoluogo per il tour cittadino di José Bergoglio, un evento storico con un’affluenza senza precedenti per un pontefice, la città è paralizzata per giorni a causa dei preparativi che mobilitano migliaia di persone tra volontari e forze dell’ordine.

Giovani, lavoratori e famiglie cercano le risposte che la politica non ha ancora dato: le elezioni nazionali di febbraio hanno restituito all’Italia un governo instabile e decretato la vittoria del Movimento 5 Stelle sul fronte regionale (leggi), con un Beppe Grillo trionfante che ha battuto anche l’isola con il suo Tsunami Tour. La diretta di Sardinia Post sulle elezioni politiche è seguita da cinquemila utenti, saranno in diecimila a leggere le notizie aggiornate sulle primarie del PD dello scorso 8 dicembre: come nel resto del paese anche nell’isola Matteo Renzi è scelto come vincente tra i candidati alla segreteria del centro-sinistra.

Tra le novità che il 2013 porta in Sardegna ecco l’approdo di Amazon (leggi), colosso delle vendite on line che promette 500 nuovi contratti: migliaia i candidati dall’isola, più o meno giovani, una parte di questi sono già al lavoro in un palazzo nell’area industriale di Elmas.

La Sardegna ospita il primo Pride (leggi)evento che raduna migliaia di persone al Poetto: una grande coloratissima festa per ricordare le battaglie quotidiane sui diritti civili. Sul fronte delle rivendicazioni ricordiamo le manifestazioni in favore della parità di genere nella legge elettorale regionale, l’emendamento sarà però bocciato in aula consiliare.

Il 2013 è anche l’anno delle manifestazioni di Salvatore Usala (leggi) e degli altri malati di sla: chiedono al Governo un impegno preciso sui fondi da destinare all’assistenza domiciliare. In piazza scendono anche i migranti, più volte durante l’anno occupano la piazza Matteotti di Cagliari: vorrebbero lasciare il Centro di prima accoglienza di Elmas e proseguire il loro viaggio al di fuori dell’Italia, la protesta si unisce a quella dei richiedenti asilo e dei profughi in tutta Italia.

Nello scorso giugno le forze dell’ordine mettono a segno una clamorosa operazione antidroga, tra gli arrestati c’è un nome illustre: Graziano Mesina a 71 anni torna in carcere, progettava anche un sequestro (leggi). 

L’incredibile vicenda della famiglia Garippa di Orgosolo è tra le storie più lette su SardiniaPost (leggi): dalla Francia arriva una telefonata, sono Louis e Veronique, due fratelli che rivelano di essere anche loro figli di Luigi Garippa, emigrato in Francia tanti anni prima. L’incontro tra i familiari fino a quel momento sconosciuti suscita emozione e tenerezza e viene letto da più di undicimila persone in poche ore.

Grande commozione anche per la notizia della morte di Federica Cardia, il 5 settembre scorso (leggi): la ragazza cagliaritana combatteva da due anni una battaglia contro il cancro. Aveva conquistato l’attenzione dell’opinione pubblica e della comunità scientifica grazie a un blog in cui raccontava la sua malattia.

Tra le notizie di cronaca più seguite, il processo per l’omicidio di Dina Dore, la donna assassinata cinque anni fa a Gavoi nel garage della sua abitazione davanti alla figlia di pochi mesi: principale indiziato è il marito, Francesco Rocca, sarebbe lui il mandante dell’assassinio. Ad uccidere dentro quel garage però è stato Pierpaolo Contu, all’epoca minorenne: per lui alla vigilia di questo Natale è arrivata la condanna a 16 anni di reclusione (leggi).

Francesca Mulas

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