La Commissione Europea ha aperto un’indagine sugli aiuti di Stato agli aeroporti dell’isola

La Commissione Ue ha aperto un’indagine per capire se il sostegno finanziario dato agli aeroporti sardi e alle compagnie aeree che operano nell’Isola sia o meno in linea con le regole dell’Unione Europea sugli aiuti di stato. Il regime speciale, notificato a Bruxelles nel 2011, era già stato applicato in violazione alle norme Ue sin dal 2010 per Alghero, Olbia e Cagliari, che hanno fornito agevolazioni ad alcune compagnie, tra cui Ryanair.

La Commissione ricorda anche che l’Italia, nel novembre del 2011, ha notificato un regime di compensazioni per il 2012-2013 “volto a sostenere lo sviluppo e ad attenuare il carattere stagionale dei servizi di trasporto aereo fra la Sardegna, l’Italia continentale e il resto d’Europa. Questo prevede che i gestori aeroportuali ottengano una compensazione per selezionare compagnie aeree in grado di raggiungere determinati obiettivi annuali, in termini di frequenze e di volume di passeggeri su certe rotte ‘strategiche'”. Le compagnie aeree, selezionate con gara d’appalto, ricevono a loro volta contributi finanziari dagli aeroporti. Il commissario Ue alla concorrenza Joaquin Almunia però scrive che “il regime è già stato attuato”, e questo “in violazione” della regola Ue che richiede l’autorizzazione della Commissione prima di procedere. Le agevolazioni sono infatti contenute in una legge regionale del 2010. Dal 2010, quindi, gli aeroporti di Alghero, Cagliari e Olbia hanno ricevuto anticipi sulle compensazioni accordate tramite prestiti concessi dalla Regione Sardegna. Questi, a loro volta, hanno versato contributi finanziari a vettori aerei, fra cui Ryanair, scelti tra l’altro senza nessun bando di gara. La Commissione teme quindi che “tale sostegno pubblico possa procurare ai beneficiari un indebito vantaggio economico di cui non godono invece i loro concorrenti”. Le parti interessate hanno ora un mese di tempo per presentare le proprie osservazioni.

 

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