La Cgil: “Meridiana fuori controllo”. Dati negativi sul “tasso di riempimento” dei voli

Come una dichiarazione di morte per Meridiana. Arriva dal  segretario nazionale della Cgil Trasporti, Mauro Rossi. “La situazione è fuori controllo e la colpa è anche dell’Aga Khan che in 10 anni ha sbagliato tutti gli amministratori delegati che ha scelto e non può pensare che ripianare i debiti significhi salvare Meridiana”.

Tante belle intenzioni, compreso un tavolo unitario con Cisl e Uil per affrontare il problema a livello “confederale”. Anche la Uil? Sì, certo. Nonostante il biglietto aereo gratuito incassato da Marco Veneziani , segretario nazionale della Uil Trasporti , e accompagnatrice, per conto di Meridiana e mai smentito da azienda e diretto interessato. E la credibilità del sindacato? Rossi è molto cauto: “Il fatto sembra accertato, ma nondimeno il comportamento di qualcuno non può mettere in discussione i rapporti sindacali e un coinvolgimento unitario”.

In mezzo a tavoli di crisi e dichiarazioni di intenti, arriva il report con l’ultimo dato aggiornato sui coefficienti di riempimento per l’anno 2012 delle principali compagnie aeree che operano sui cieli italiani e che inchioda Meridiana.

Il cosiddetto load factor, cioè il riempimento medio dei voli Meridiana, si attesta infatti su un 63% scarso, vuol dire che la media dei voli  ha il 40% circa dei posti invenduti. Ma Roberto Scaramella, l’amministratore delegato di Meridiana, non dichiarava pochi mesi fa il contrario? Questo punto è rilevante, soprattutto per il calcolo economico che Meridiana ha fatto sulla continuità territoriale, giustificando la mancata partecipazione al bando su Cagliari proprio nell’ottica di un risparmio dei costi.

Dopo il delisting Meridiana non è più obbligata a pubblicare i dati su load factor e altre questione industriali: dunque questo dato è l’ultimo disponibile e resterà da verificare solo quello fino al giugno del 2013, per il quale comunque pare che il load factor non si discosterà dai dati sull’anno precedente. Ecco, comunque, il load factor dei vettori europei, per fare un confronto col 63% di Meridiana: Norwegian (una delle compagnie più’ in espansione degli ultimi anni ):  79,6%, EasyJet: 88,2 %;  Air Berlin: 83,7 %; Alitalia: 70,7%; Lufthansa: 79,5; Air France: 85,2%

Dunque sembra difficile per Meridiana competere con i più importanti vettori europei. Allora la continuità territoriale rappresenta un’opportunità o una condanna? “Tutti i vettori italiani sono in perdita, non fanno utili da anni – spiega Mauro Rossi – lo Stato deve intervenire sul contributo regionale per assicurare una reale mobilità ai propri cittadini residenti in Sardegna. Il modello di mobilità va ripensato con l’assunzione dei costi. Solo che finora in Sardegna è stata fatta solo propaganda politica sulla pelle dei sardi”.

L’ipotesi di un monopolio di Alitalia sui cieli dell’Isola dopo l’abbandono di Meridiana delle rotte su Cagliari e la concorrenza su quella di Olbia? Per la Cgil, Alitalia non è più a rischio di Meridiana, ma la situazione è vicina al collasso e “i sardi faranno i conti con una politica sbagliata sulla questione della continuità territoriale”. Infine la stoccata a Ryanair e a una “politica” (la più citata dal sindacato) che permette proprio “al bandito Ryanair di fare quello che vuole e pescare contributi pubblici sul territorio, confrontandosi con sindaci, presidenti di Regione o chi per loro al fine di avere contributi che le consentano di tenere i conti a posto”.

Intanto il Comune di Olbia ha convocato per lunedì prossimo (9 settembre) l’ennesimo tavolo di crisi sulla questione Meridiana alla presenza dell’amministratore delegato della compagnia, Roberto Scaramella. Il sindaco Gianni Giovannelli ha già incontrato in diverse circostanze Scaramella (anche questa mattina) per informarlo sull’esito degli incontri sindacali, e per sensibilizzarlo sulle richieste e sulle paure del territorio nel caso di un fallimento della compagnia aerea dell’Aga Khan. Sul livello di recepimento delle istanze di dipendenti e territorio da parte di Scaramella restano dei dubbi. Soprattutto se è vera un’indiscrezione secondo la quale l’amministratore delegato nell’ultimo incontro avrebbe mostrato al sindaco  le buste paga dei piloti, sottolineando che non sarà in grado per molto di pagare simili stipendi.

Giandomenico Mele

 

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