Italiani uccisi in Libia, la Procura di Roma indaga sul viaggio via terra

Gli inquirenti romani che indagano sul sequestro in Libia dei tecnici della Bonatti Filippo Calcagno, Gino Pollicardo, Salvatore Failla e Fausto Piano, e sulla morte degli ultimi due, vogliono approfondire i motivi per i quali i quattro, dopo le vacanze estive dello scorso luglio, raggiunsero la città di Mellitah (Libia) via terra da Djerba (Tunisia), con un’auto guidata da un autista libico, e non via mare come era sempre avvenuto in passato. Per questo motivo il pm Sergio Colaiocco ha sentito oggi come testimone Egidio Romitelli, responsabile del personale dell’azienda parmigiana impegnata nel paese nordafricano in lavori nel settore petrolifero. Nella sua veste di dirigente, Romitelli si occupa anche delle trasferte dei dipendenti della Bonatti. Secondo quanto si è appreso il testimone ha detto al pm che, per quanto concerne le zone a rischio, le trasferte sono regolate da un protocollo di sicurezza depositato presso la Farnesina. Romitelli, stando alle indiscrezioni, ha aggiunto di non sapere i motivi del cambio di programma relativo al trasferimento dei quattro tecnici poiché a gestire la logistica in Libia è il manager della stessa Bonatti Denis Morson. Quest’ultimo sarà sentito prossimamente in procura. Romitelli ha detto anche di non sapere se all’interno dell’ azienda qualcuno fosse a conoscenza del trasferimento via terra dei quattro dipendenti. L’approfondimento di questo aspetto è ritenuto importante dagli inquirenti i quali sospettano che i tecnici italiani possano essere stati “venduti” ai rapitori da chi era a conoscenza del viaggio in auto.

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share