Buona notizia per il Cagliari calcio: la Commissione provinciale di vigilanza ha detto sì al Progetto modificato per lo stadio Is Arenas di Quartu presentato dalla società rossoblù, con una serie di prescrizioni che saranno rese successivamente. Lo confermano gli Uffici della Prefettura. L’organismo, riunito a Cagliari da questa mattina, ha insomma ritenuto in generale il Piano conforme alle normative vigenti. Per ottenere l’agibilita, però, il Cagliari dovrà terminare i lavori indicati nello stesso Progetto. I nodi da sciogliere erano sostanzialmente due: la zona di prefiltraggio nella via Olimpia e la sistemazione degli spazi per disabili in tre settori dell’impianto.
In serata la Prefettura di Cagliari ha spiegato che la “riserva” riguarda il prefiltraggio, la strada per le tifoserie ospiti, l’illuminazione delle aree esterne e, in particolare, di quelle adibite al transito dei tifosi ospiti, la presentazione di un collaudo statico riepilogativo ed aggiornato e la presentazione dell’ulteriore documentazione da visionare in fase esecutiva. Quanto indicato dalla Commissione è poi legato, ha aggiunto la Prefettura, ai “profili eventualmente conseguenti alle decisioni che saranno assunte dal giudice amministrativo sul ricorso al Tar contro la ordinanza comunale di rimozione, ove incidenti sul progetto approvato o sulla fase successiva all’espressione del parere di conformità”. Per domani è attesa, quindi, la decisione del Tar sulla sospensiva dell’ordinanza di demolizione, mentre è già fissata per il 26 giugno la decisione sul merito. La stessa Prefettura precisa che il parere di oggi riguarda esclusivamente la conformità del progetto, assieme alle sue varianti e modifiche, alle norme tecniche di riferimento e non costituisce titolo per autorizzare l’utilizzo dell’impianto prima che sia stata rilasciata la licenza di agibilità subordinata, a sua volta, al parere che la Commissione stessa dovrà esprimere a conclusione lavori. “Ad interventi terminati – ha precisato la Prefettura – la società Cagliari calcio dovrà presentare al Comune la domanda di visita di constatazione, unitamente alla dichiarazione di fine lavori e ad una serie di documenti indicati dalla Commissione relativi sia alla regolare esecuzione dei lavori sia alla conformità delle opere ai titoli edilizi ed autorizzativi di competenza del Comune e di altri enti pubblici”.
