Intimidazione alla Maffei: chiuso cantiere per tre settimane, operai in cassa integrazione

Nuova intimidazione alla Maffei Sarda Silicati (Mss), società mineraria attiva nel territorio sardo dai primi anni ’90: tre persone il 14 gennaio scorso hanno minacciato la guardia giurata che si trovava nel cantiere in località Cuccuru Mannu a Sarule e hanno danneggiato i macchinari. Per questa ragione il cantiere rimarrà bloccato per due o tre settimane. Lo comunica la stessa azienda.

“Intorno alle 19:30-20, tre individui di cui uno armato hanno violato la proprietà privata di Mss – scrive l’azienda -, attaccato l’addetto disarmato alla vigilanza e danneggiato i macchinari di movimentazione terra presenti in cantiere”.

Purtroppo, MSS non è nuova a questo genere di attacchi ai suoi beni aziendali. Il presidente di Mss, Federico Emilio Fiorelli, riferisce che “l’addetto alla vigilanza è stato minacciato e legato mentre gli aggressori danneggiavano tutti i vetri di due escavatori e di una perforatrice. L’addetto alla vigilanza è riuscito alla fine a liberarsi e a dare l’allarme ai carabinieri locali.

Il cantiere sarà costretto a fermare da subito le sue attività per almeno 2-3 settimane, a causa dei danni. Il fermo delle attività comporterà la messa in cassa integrazione del personale operante in cantiere.

“Non esistono parole per descrivere il senso di impotenza e rabbia che pervade il nostro team in questo momento – afferma il presidente -. Questi individui, oltre ad aver compiuto un gesto contrario ad ogni principio di legalità e buon senso, hanno danneggiato l’economia locale fermando un’azienda sana ed etica che opera con passione nel territorio sardo”.

“Il danno economico, seppur misurato in termini finanziari, rappresenta una ferita profonda nell’anima della comunità lavorativa – sottolinea ancora l’azienda -. Questo gesto insensato, senza alcuna giustificazione razionale, colpisce nel profondo il morale di coloro che lavorano instancabilmente per un futuro migliore. Mss collaborerà pienamente con le autorità competenti, in particolare con i Carabinieri locali, per assicurare che i responsabili di questo atto vile rispondano davanti alla legge”.

Il presidente di Maffei Sarda Silicati, Federico Emilio Fiorelli sollecita “le autorità locali ad aprire un tavolo di confronto per individuare possibili strumenti e soluzioni per ridurre la criminalità, soprattutto nelle aree più rurali della Sardegna. È necessaria una collaborazione efficace tra settore privato e istituzioni pubbliche per prevenire e contrastare atti criminali, contribuendo così alla sicurezza e al benessere delle comunità locali”.

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