Incendi, a San Teodoro in fumo 385 ettari. In Ogliastra rogo doloso

È un bilancio ancora parziale, ma già pesante, quello tracciato all’indomani del gigantesco incendio scoppiato tra Budoni e San Teodoro, sulla costa nord orientale della Sardegna, metà turistica tra le più gettonate nell’Isola che richiama ogni anno migliaia di persone. Molti tra i circa 1.500 tra turisti e residenti fatti evacuare ieri a scopo precauzionale, non sono ancora potuti rientrare negli hotel, residence e abitazioni private occupati fino all’arrivo delle fiamme. In azione anche questa mattina Canadair, elicotteri e squadre a terra per spegnere gli ultimi focolai nel timore che il forte vento di maestrale, in rinforzo solitamente dal primo pomeriggio, possa riattivare il fuoco. I dati provvisori parlano di circa 385 ettari bruciati dall’ incendio. Le fiamme sarebbero partite dalla frazione di Berruiles e potrebbe essere di origine dolosa. Gli uomini del Corpo Forestale indagano su questa ipotesi, anche se al momento non ci sono certezze. La situazione in mattinata è tornata sotto controllo, ma ancora non tutti – come detto – sono potuti rientrare a casa o in albergo e rimangono alloggiati in sistemazioni provvisorie.

Sono invece una trentina gli ettari bruciati nell’incendio divampato giovedì pomeriggio ad Arzana, in Ogliastra, e che ha lambito la periferia bassa del paese, verso la strada per Elini e Lanusei, provocando l’evacuazione di trenta abitazioni e di una struttura per malati psichici con venti ospiti. Il rogo, partito dal cantiere Forestas dove attualmente lavorano circa 70 operai, è sicuramente doloso: durante le operazioni di spegnimento sono stati infatti trovati, all’interno del cantiere, degli inneschi con dei bidoni di benzina. “Mi è stato comunicato che l’incendio è di natura dolosa – conferma all’ANSA il sindaco di Arzana Marco Melis – ora aspettiamo il punto delle indagini dal Corpo Forestale e dai Carabinieri. Una delle ipotesi è il grande malessere sociale intorno a questo cantiere forestale, che in paese è un elemento di discussione. Mi riferisco ai mancati turn-over degli operai, al fatto che ormai non si taglia più la legna per i residenti vista la scarsa manodopera. Adesso – sottolinea il primo cittadino – lasciamo lavorare gli inquirenti, nella speranza che trovino i responsabili e che d’ora in avanti si possa discutere civilmente sui problemi del paese senza mettere a repentaglio la vita delle persone”.

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share