Torneranno presto nelle mani dei legittimi proprietari le circa 80 villette del villaggio turistico ‘Terrata 2‘, a Golfo Aranci, oggetto della confisca sulla quale si è espressa la Corte europea dei diritti umani che ha considerato “sproporzionato” il provvedimento originato da presunti abusi edilizi, alla fine mai valutati perché il reato cadde in prescrizione (qui tutti i dettagli sulla sentenza)”.
La vicenda giudiziaria di Terrata 2 è andata vanti per venticinque anni. Fino appunto all’approdo alla Corte di Strasburgo. La confisca delle ottanta villette era stata decisa dal tribunale di Tempio Pausania e confermata dalla Corte di Cassazione. Il villaggio era stato realizzato negli anni ’90 dalla Rita Sarda srl – gruppo romano dei Pulcini – su un terreno di 33 ettari e, tramite accordi commerciali, gli appartamenti turistici in zone F erano stati venduti dalla Hotel Promotion Bureau srl. L’avvocato Benedetto Ballero, legale dei proprietari delle villette, sottolinea: “la decisione di Strasburgo rimarca quello che abbiamo sempre sostenuto”. “Un principio che era già stato definito dalla Corte europea nel caso Varvara – spiega il legale all’Ansa – e che sia la Cassazione che la Corte costituzionale avevano ritenuto non direttamente applicabile perché non risultava univoca la decisone della Corte. Ora è stato stabilito una volta per tutte il principio che un provvedimento come la confisca viola la Carta europea dei diritti dell’uomo se non è preceduta da una condanna penale”. Ora i legali sono pronti per avviare tutta la procedura finalizzata alla restituzione degli immobili ai proprietari.