Prima un blitz nella sede cagliaritana del Pdl al grido di “vergogna, vergogna”, poi tutti al palazzo di giustizia. Per autodenunciarsi, davanti al procuratore della Repubblica, per i gesti che “saremo costretti a compiere”. Hanno protestato così stamani a Cagliari un centinaio di aderenti al comitato spontaneo Sulcis in lotta. La decisione era stata presa sabato a conclusione di un’assemblea che si era tenuta a Carbonia. E da Carbonia, nelle prime ore di questa mattina, sono partiti i manifestanti a bordo di mezzi privati.
Il procuratore capo Mauro Mura li ha ricevuti. Ma ha rifiutato, anche perché tecnicamente improponibile, l’autodenuncia. Ha esortato i manifestanti a protestare in modo pacifico.
Il comitato è composto da operai delle fabbriche in crisi, come l’Alcoa, esponenti del Movimento delle partite Iva, allevatori, agricoltori e dai giovani del gruppo “I figli della crisi“. Dice L’allevatore Giampaolo Muntoni: “La politica ci sta distruggendo, la lingua blu in Africa l’hanno già debellata. Roma è lontana dai bisogni della Sardegna, e la Regione sarda non sta tutelando i nostri interessi. I sardi hanno il cervello anestetizzato, ci dobbiamo svegliare sulla continuità’ territoriale, sulle servitù’ militari. Le discariche la Sardegna sta diventando la pattumiera d’Italia. E gravissima è l’assenza dei sindaci come rappresentanti delle popolazioni. Quello che stiamo presentando ai nostri figli è un futuro senza futuro.”
La delegazione è dal palazzo di giustizia poco dopo le 10,30. I manifestanti si sono diretti verso il palazzo della Regione dove alle 11,30 la protesta si è conclusa. Durissimi gli slogan contro il governatore Ugo Cappellacci .