Il presidente del Real Madrid gioca in trasferta: anche Perez dietro la centrale solare di Vallermosa, la più grande d’Europa

Gli uomini della Sardinia Green Island sbarcano al municipio di Vallermosa per presentare l’impianto termodinamico più grande d’Europa: 100 GWh l’anno la potenza elettrica installata, 137 gli ettari occupati da 3500 specchi, edifici ausiliari e torre di 200 metri, 380 lavoratori impiegati in fase di costruzione, 44 per la gestione e la pulizia dell’impianto una volta ultimato. Due anni e mezzo il tempo previsto per la realizzazione del faraonico progetto, mentre l’investimento complessivo ammonta a oltre 250 milioni. Una cifra considerevole, che la Sardinia Green Island non sborserà da sola: dietro il progetto c’è anche Florentino Perez, proprietario della società Acs Cobra e presidente del Real Madrid.

Sull’impianto la popolazione è divisa: c’è il partito dei dubbiosi, quello dei contrari ma non mancano nemmeno i favorevoli, che vedono nella centrale una opportunità. Anche per questo l’amministrazione comunale e Alberto Scanu, proprietario della Sardinia Green Island hanno deciso di presentare il progetto ai residenti e venerdì hanno organizzato un incontro pubblico in municipio.

“Siamo di fronte a una grossa iniziativa imprenditoriale che, a differenza di altri casi, vede protagonista una società sarda”, ha esordito il sindaco Francesco Spiga. Ma dietro al termodinamico di Sa Nuxedda c’è l’Acs Cobra del presidente del Real Madrid Florentino Perez. A darne notizia è proprio l’amministratore delegato della Sardinia Green Island Alberto Scanu. “L’azienda spagnola leader nel settore – specifica Scanu – fornirà il know how necessario e le garanzie alle banche finanziatrici del progetto”. A sostegno della centrale termodinamica, spunta fuori anche un impianto a biomasse da 1 Mwh “che non verrà comunque sottoposto a verifica nel procedimento per l’autorizzazione e che utilizzeremo per riscaldare i sali che trasportano l’energia dal collettore centrale alla turbina, nel caso in cui il sole sia coperto”, fanno sapere gli imprenditori della green economy.

Si parla, inoltre, di un invaso da 31.000 metri cubi destinato alla raccolta dell’acqua e di una nuova linea ad altissima tensione per il trasporto della corrente.
“E’ necessario che i progetti come il nostro vengano spiegati alla cittadinanza – sostengono gli uomini della Sardinia Green Island in perfetto stile concertativo. Siamo dunque qui per fornirvi tutti i dati e le informazioni necessarie a fugare i dubbi che sorgono quando ci si trova di fronte a qualcosa che non si conosce”.

Il presidente del Real Madrid Florentino Perez

Prima di dar voce alla platea, gli ingegneri della società offrono rassicurazioni tecniche. “Impiegheremo solo sali puri che non contengono sostanze inquinanti, nonostante questi nitrati ci costino di più e raffredderemo l’impianto con l’aria, perché l’acqua genererebbe quelle spiacevoli colonne di fumo che si levano dalle centrali nucleari. Vorremo fosse anche chiaro che il progetto non vìola le disposizioni contenute nel piano paesaggistico regionale né quelle dell’Ente foreste. Inoltre, non ci sono problemi di carattere idrogeologico nell’area di Sa Nuxedda, che oltretutto non ospita le cosiddette produzioni identitarie”.

Insomma, sebbene a qualche centinaio di metri sorga l’importate complesso nuragico conosciuto come “Su Casteddu de Fanari” e nonostante Sa Nuxedda venga considerata zona alluvionale, non sembrano esserci problemi.

Il Savi però ha chiesto la verifica d’impatto ambientale e in sede di conferenza di servizi, la direzione generale dei beni paesaggistici e culturali della Sardegna ha manifestato più di una perplessità.

In ballo ci sono anche le compensazioni che dovrebbero essere corrisposte all’amministrazione e i posti di lavoro creati dall’impianto. Le compensazioni coincidono essenzialmente con i circa 650.000 euro di Imu che la Sardinia Green Island sostiene di dover versare al Comune di Vallermosa. Secondo gli imprenditori, si devono poi considerare i proventi derivanti dal turismo che una centrale come quella di Sa Nuxedda sarebbe in grado di attirare.

“Una volta costruita, oltre al nuraghe si potrà ammirare anche la torre grattacielo che raccoglie le radiazioni solari”, suggerisce Alberto Scanu con slancio avveniristico. Gli uomini della Sardinia Green Island considerano una forma di compensazione anche l’affitto corrisposto ai proprietari dei terreni dove dovrebbe sorgere il colosso: 4.000 euro annuali ad ettaro per 25 anni, ma è forse un po’ eccessivo scambiare i benefit destinati alla collettività con gli incassi dei privati.

Sebbene poi si parli di diverse centinaia di lavoratori coinvolti, non è ancora chiaro quali potrebbero essere le ricadute occupazionali per gli abitanti del piccolo centro del basso Campidano. Certo, si parla del coinvolgimento della carpenteria locale per la realizzazione dei pannelli solari, ma un documento sottoscritto dall’assessorato all’Industria e dalla Sardinia Green Island lo scorso 15 Giugno impegna la società ad assorbire nell’impianto i cassintegrati dell’ex Ineos di Macchiareddu. Non è dunque chiaro quali possano essere le ricadute occupazionali per gli abitanti di Vallermosa. A riguardo, va anche notato come le società operanti in Sardegna nel campo delle rinnovabili abbiano spesso utilizzato manodopera proveniente dall’estero, già formata e a basso costo. Insomma: i residenti hanno apprezzato l’incontro organizzato da Comune e Sardinia Green Island, ma le perplessità non sono del tutto svanite.

Piero Loi

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