“Siamo stanchi di aspettare gli stipendi che non arrivano mai. Abbiamo i figli da sfamare’. Sono le dichiarazioni di un gruppo di lavoratori Igea che questa mattina si sono asserragliati per la seconda volta nel giro di pochi mesi nella sala quadri del pozzo 2 di Campo Pisano, funzionale all’impianto di eduzione delle acque per l’approvvigionamento idrico locale. I lavoratori, che hanno ricevuto l’ultima mensilità a dicembre, chiedono che vengano erogati gli stipendi arretrati e certezze sul futuro. Sul posto è intervenuta anche la Polizia del Commissariato di Col di Lana per i controlli e gli accertamenti del caso. La società mineraria ha, per precauzione e motivi di sicurezza, provveduto a disattivare l’energia nella cabina occupata.
Nella foto lo striscione apposto all’ingresso della sala quadri. Non si sa con esattezza quanti siano gli operai rinchiusi all’interno. Si parla di tre o quattro persone che, esasperate dalla situazione di incertezza e dalla mancanza degli stipendi da tre mesi ormai, hanno deciso di inasprire le azioni di lotta. “Lo hanno fatto di loro iniziativa”, ha affermato Ugo Cocco della Cisl aziendale. “Questo non ci impedirà comunque di sostenere anche questa azione per quanto stia diventando sempre più difficile gestirle”.
La confusione regna sovrana nei cantieri Igea. Appena avuta la notizia è intervenuta la Digos del Commissariato di Iglesias che ha disposto le misure di sicurezza intorno al pozzo impedendo a chiunque di avvicinarsi. Sono intanto ore febbrili queste sul fronte del pagamento di una parte delle fatture che l’Igea ha messo all’incasso presso la Regione. È di questa mattina infatti la notizia secondo cui sarebbe imminente l’incasso di una fattura da circa 480 mila euro che si cerca di destinare al pagamento proprio degli stipendi arretrati. La difficoltà sta nel fatto che questi soldi potrebbero essere destinati invece al pagamento di società che hanno eseguito lavori in sub appalto per conto di Igea S.p.A.. Se così sarà gli operai dovranno ancora attendere il prossimo pagamento da parte della Regione.
(C.M.)
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