Mirko Farci, il 19enne ucciso mentre difendeva la madre dalla furia omicida dell’ex compagno, non è più a Tortolì. La salma del giovane è stata portata nella sala settoria del cimitero di Quartu, dove il medico legale svolgerà domani l’autopsia. Il trasferimento si è reso necessario perché a Tortolì non c’è posto.
L’esame verrà svolto dall’anatomopatologo Matteo Nioi, su decisione della pm Giovanna Morra che in mano l’indagine. L’autopsia servirà per aiutare a ricostruire la dinamica della furia omicida di cui è stato protagonista Masih Shahid, operaio 29enne di origini pakistana, ex ompagno della donna, che ieri ha rischiato il linciaggio della folla quando è uscito dalla caserma dei carabinieri di Tortolì per essere trasferito nel comando di Lanusei, dove lo attendeva il magistrato inquirente.
Intanto è sempre gravissima la mamma di Mirko, Paola Piras, 51 anni, ricoverata all’ospedale di Lanusei. Malgrado il figlio abbia provato a proteggerla, la donna è stata colpita con decine di coltellate. All’addome, al torace, al collo e al volto, alle braccia e alle gambe. Per questo i medici l’hanno sottoposta a un delicato intervento chirurgico nel tentativo di bloccarle le emorragie e tamponare i danni delle coltellate.