Gigi Riva, L’Equipe: “Se ne va un fuoriclasse”. Dai titoli dei quotidiani nel mondo al ricordo di De André

Riva, s’en va“: è il titolo della prima pagina del quotidiano francese L’Equipe per la scomparsa di Gigi Riva definito “uno dei più formidabili attaccanti della storia del calcio italiano, recordman di gol in nazionale ed eroe del Cagliari e di tutta la Sardegna”. Ma per il bomber fuoriclasse che portò la squadra rossoblù al leggendario Scudetto del 1970, non ci sono soltanto intere pagine di giornale. I messaggi di cordoglio per la morte di Riva sono infiniti. Tutto il mondo piange la scomparsa di un mito, un gentiluomo nella vita e del Calcio italiano scomparso ieri all’età di 79 anni. Ricoverato nei giorni scorsi all’ospedale Brotzu di Cagliari in seguito a un malore, aveva rifiutato l’intervento chirurgico di angioplastica. Rombo di tuono, come lo avevano soprannominato affettuosamente i tifosi della squadra rossoblù, se ne è andato in silenzio, suscitando la commozione dell’intera Sardegna. E non solo.


“Mi ricordo ancora quando venne a trovare mio padre a Genova, era un suo grande fan”. Su Instagram Cristiano De André ricorda l’antica amicizia tra i due sardi d’adozione, suo padre Fabrizio De André e Gigi Riva: “C’ero anche io presente quel giorno nel salotto di casa – ricorda – Gli regalò la sua maglia n. 11 del Cagliari che poi finì a me per un lungo periodo e con la quale me ne andavo orgoglioso a giocare a pallone con i miei compagni di scuola. Purtroppo, negli spogliatoi, qualche anno dopo me la rubarono. Sono onorato di aver recitato nel 2022 a l’Agnata, una piccola parte nel film di Riccardo Milani @ricmilanioff ” Nel nostro cielo un rombo di tuono”. In quel film interpreto mio padre mentre gli regala la sua chitarra. Arrivederci Gigi, rimarrai nei nostri cuori per sempre. Che il viaggio ti sia lieve.Un abbraccio ai figli Nicola e Mauro e a tutta la famiglia”. “Ci ha lasciato una leggenda del calcio e una bellissima persona”.

“La morte di Gigi Riva tocca nel profondo il cuore di Cagliari e di tutta la Sardegna. Nella sua carriera di calciatore e di dirigente scorgiamo le caratteristiche dell’etica sportiva che, più volte, papa Francesco ha ricordato, soprattutto nel dialogo con gli atleti: la lealtà, il coraggio, la disciplina del corpo e della mente, la fantasia e il sacrificio, l’amicizia, lo spirito di gruppo, l’agonismo non come prevaricazione ma come ascesi spirituale, il riscatto sociale”. Così l’arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, Giuseppe Baturi, ricorda Gigi Riva. “La sua vita ci insegna che il vero campione non si lascia stordire dal divismo e che il contatto sincero e spontaneo con il popolo, e non solo con i tifosi, è un’occasione unica per trasmettere i valori autentici dello sport. Nella preghiera, affidiamo Gigi Riva all’abbraccio eterno del Signore che ama la vita”, conclude monsignor Baturi.

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