Frode in commercio, Finanza sequestra merce pericolosa a Olbia

Prodotti pericolosi, senza etichette, e vestiti di scarso valore ma spacciati per cachemire: sono oltre 500mila articoli sequestrati negli scorsi giorni dai militari della Guardia di Finanza del Gruppo di Olbia che ha denunciato per frode in commercio due Bengalesi e segnalato alla Camera di Commercio tre commercianti che dovranno pagare 25mila euro di sanzioni a testa. La polizia tributaria ha avviato a Olbia un’attività di contrasto alle frodi commerciali e alla vendita di prodotti illegali, potenzialmente pericolosi soprattutto per la salute e l’incolumità dei consumatori. L’attenzione dei militari si è concentrata su tre attività del centro storico cittadino gestite da imprenditori di nazionalità bengalese, che esponevano articoli di vario genere, provenienti principalmente dalla Repubblica popolare Cinese. Molta merce non è risultata rispettare le prescrizioni previste dalle leggi italiane e Ue, e quindi è scattato il sequestro di 512.755 articoli. Fra le violazioni la mancanza di istruzioni in lingua italiana, di indicazioni di provenienza e di dati del soggetto importatore. Tutti gli oggetti, prevalentemente articoli di bigiotteria, erano già posti in vendita. Sono state anche sequestrate 511 sciarpe, in finto cachemire, recanti indicazioni merceologiche false.

 

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