Fondi ai gruppi, ecco i 22 nuovi indagati

Ventidue nuovi indagati, di cui uno già condannato (Salis, ex Idv) e un altro sotto processo (Ladu, ex Fortza Paris). Ecco i nomi.

Ventidue nuovi indagati, di cui uno già condannato (Adriano Salis, ex Idv) e un altro sotto processo (Silvestro Ladu, ex Fortza Paris). Adesso è completa la mappa degli avvisi di garanzia spediti avant’ieri dal pm Marco Cocco per il presunto peculato sui fondi commesso nella XIII legislatura (2004-2009). Così, tra prima e seconda inchiesta, sale a 85 il numero dei consiglieri (o ex) finiti nel mirino della Procura di Cagliari dal 2009 a oggi. E proprio questa mattina nel palazzo di giustizia parlerà Ornella Piredda, l’ex funzionaria del Gruppo misto che nel 2008 vuotò il sacco col pubblico ministero raccontando come quei soldi pubblici venissero utilizzati. Senza allegare fatture e ricevute alla rendicontazione. Da lì lo tsunami giudiziario che da cinque anni continua a investire la massima assemblea sarda.

Ai 13 nomi che si conoscevano da ieri, si aggiunge intanto Matteo Sanna, l’ex An passato coi Fli e poi entrato nei Fratelli d’Italia. In quota Alleanza nazionale, Sanna è indagato insieme ad Antonello Liori e Ignazio Artizzu. Ecco poi altri i due Riformatori: Franco Sergio Pisano e Gavino Cassano che si sommano al deputato Pierpaolo Vargiu e al consigliere regionale riconfermato Attilio Dedoni. I nomi nuovi di Rifondazione sono Paolo Antonio Licheri e Paolo Pisu. Ma l’ingresso del Prc nell’inchiesta è stato segnato dall’avviso di garanzia che ha fatto più scalpore ieri, quello spedito al senatore Luciano Uras, storico leader dei comunisti sardi. È indagato pure Ciriaco Davoli.

Nella rosa dei 21 spunta Pasquale Onida, plenipotenziario della Dc prima di Fortza Paris poi nell’Oristanese, di cui è stato anche presidente della Provincia. Onida è accusato di peculato insieme agli ex collegi di partiti Eugenio Murgioni, uno dei trombati alle Regionali di febbraio, e Domenico Gallus, altro non rieletto nel palazzo di via Roma. L’avviso di garanzia è arrivato agli ex di Sinistra autonomista Paola Lanzi e Giuseppe Fadda. Per Forza Italia gli indagati sono Nicola Rassu, Claudia Lombardo, Mariano Contu e Fedele Sanciu.

Oggi si attendono in Tribunale le confessioni della Piredda che nel 2008 spedì un esposto in Procura per il presunto mobbing di cui diceva di essere vittima. Lo scontro dell’ex funzionaria scoppiò con Giuseppe Atzeri, il sardista allora presidente del Gruppo misto. La Piredda raccontò al pm che in Consiglio non erano gradite le sue richieste di documentare, con pezze giustificative, le spese fatte utilizzando i soldi dei fondi ai gruppi. L’udienza di oggi rientra nella prima inchiesta, quella che vedeva sul banco degli imputati 20 consiglieri, scesi a 18 dopo la condanna di Salis e l’apertura di un processo a parte per Ladu.

Il peculato di cui è certo il pubblico ministero ruota intorno a una deliberazione approvata dall’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale nel 1993, guidato allora da Mariolino Floris, il leader dell’Uds che è ugualmente sotto processo. Con quel provvedimento veniva resa obbligatoria la rendicontazione dei fondi ai gruppi, ma senza allegare fatture e ricevute.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share