“Ho chiarito al giudice che non sono un dirigente della Fluorsid e che non ero a conoscenza di discariche, così come non so nulla delle altre contestazioni”. Così Giancarlo Lecis, funzionario tecnico dell’azienda di Macchiareddu sospettata di aver provocato un vasto inquinamento in alcune zone di Cagliari, al termine dell’interrogatorio di garanzia con il Gip Cristina Ornano.
Poco meno di due ore di faccia a faccia, alla presenza del difensore Andrea Zucca, dopo il colloquio in mattinata di Armando Benvenuti Bollani, titolare dell’impresa Ineco che gestisce la logistica per Fluorsid. Entrambi gli indagati sono agli arresti domiciliari: i loro avvocati hanno chiesto l’attenuazione della misura cautelare, il giudice si è riservato di decidere nei prossimi giorni.
Poche parole, quelle pronunciate da Lecis, prima di prendere l’ascensore del palazzo di Giustizia: nessun riferimento alle discariche cercate dalla Procura e nelle quali sarebbero stati smaltiti dall’azienda rifiuti inquinamenti e pericolosi. Ai due interrogatori di oggi con il Gip, gli ultimi delle sette persone sottoposte alla custodia cautelare (in tre sono ancora in cella a Uta, gli altri ai domiciliari), non ha preso parte il pm Marco Cocco, titolare del fascicolo che, invece, aveva raccolto le dichiarazioni fiume di due operai della Ineco, Simone Nonnis, licenziato un anno fa, e Marcello Piztalis: i due sono stati scarcerati e sono ora ai domiciliari.