Fisco, cessione Costa Smeralda: sequestrati 132 milioni di euro

La Guardia di Finanza di Sassari sta eseguendo un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Tempio Pausania per un valore complessivo di oltre 132 milioni di euro, nell’ambito dell’inchiesta sulla vendita delle proprietà immobiliari della Costa Smeralda. L’indagine ha consentito di ricondurre a tassazione in Italia due società con sede in Lussemburgo che attraverso l’operazione di cessione delle quote nel 2012 alla Qatar Holding Investments da parte della Colony Capital del magnate Tom Barrack, ha generato una plusvalenza non dichiarata al fisco di oltre 482 mln.

I provvedimenti di sequestro preventivo per un valore di 132.790.425 euro sono ancora in corso nel Nord Italia e all’estero, nei confronti degli indagati, italiani e stranieri, coinvolti nell’evasione fiscale internazionale. L’inchiesta di natura fiscale, coordinata dal procuratore di Tempio Pausania Domenico Fiordalisi, intende far luce sulla cessione, avvenuta nel 2012 per 600 milioni di euro, fra la Colony Capital che fa capo a Tom Barrack e la Qatar Holding Investments. Secondo l’accusa, la cessione avrebbe generato una plusvalenza, nascosta al fisco italiano, da oltre 482 milioni di euro.

Secondo quanto illustrato questa mattina in una conferenza stampa dallo stesso procuratore Fiordalisi, l’operazione di cessione prevedeva articolate modalità tecnico-contabili, per evitare la tassazione in Italia, creando intenzionalmente società “esterovestite” in un Paese a regime fiscale favorevole, il Lussemburgo, a seguito di pregresse operazioni svolte nelle isole Cayman, in Olanda e in America. Questo nonostante fossero delle società italiane ad amministrare l’intero portafoglio immobiliare della Costa Smeralda.

Il più grande sequestro per equivalente di natura tributaria mai messo a segno in Italia“. Così Fiordalisi ha definito il provvedimento di sequestro preventivo pari a 132,8 milioni, legato alla cessione della Costa Smeralda, avvenuta tre anni fa, che avrebbe creato plusvalenze per 482 milioni di euro. Al momento sono stati sequestrati beni per oltre 10 milioni di euro, tra case di lusso a Roma, Milano e Arzachena, conti correnti, partecipazioni societarie e, anche, una lussuosa auto Aston Martin. Il procuratore Fiordalisi ha spiegato stamani che il complesso intreccio di società con sede in paradisi fiscali, tra cui le isole Cayman, “avrebbe consentito ai protagonisti della vendita di evitare di pagare tasse anche al Lussemburgo, dove sarebbe avvenuta la transazione”. All’incontro con la stampa erano presenti anche il comandante della Guardia di Finanza, colonnello Francesco Tudisco, il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Giovanni Adamo, e il direttore provinciale dell’Agenzia delle Entrate, Angelo Capula.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share