Lo cercano in lungo in largo, dall’8 febbraio, tra Sassari, Platamona, Scala di Giocca, Sorso, Porto Torres, Alghero, Santa Maria La Palma, setacciando strade e campagne, anfratti e cespugli. Ma da nove giorni non c’è più alcun avvistamento di Gavinuccio Canu, il musicista e cantante sassarese sparito nel nulla. Ieri anche la trasmissione di Rai Tre, ‘Chi l’ha visto?’ se ne è occupata con un lungo servizio. La sparizione resta un assoluto mistero e nemmeno il padre, cui era molto legato, e la sorella riescono a dare una spiegazione. L’uomo benvoluto, senza nemici, con pochi soldi in tasca, quella mattina saluta il padre 84enne col quale vive, lascia il cellulare a casa, lui preciso e metodico incapace di una simile dimenticanza, e svanisce nel nulla.
Le telecamere della Rai hanno anche ripreso il piccolo concerto-tributo che i musicisti sassaresi hanno dedicato all’amico Gavinuccio. Nelle parole degli amici e delle amiche sconcerto e incredulità: “Forse si è allontanato per riflettere, la pandemia e il lockdown lo avevano provato parecchio”. Più passano i giorni e più aleggia un brutto presentimento. Gavinuccio qualche giorno prima era andato dal medico per una infiammazione alla lingua. Gli si era spezzato un dente, e probabilmente si è procurato delle piccole lesioni che poi si sono infettate.
Non riusciva a parlare bene e la voce gli si era abbassata e per lui la musica e il canto erano la vita. Gli amici raccontano ai microfoni che probabilmente era molto preoccupato per questo malessere, anche se sembra non fosse nulla di grave, niente di non risolvibile con degli antibiotici. Gavinuccio – dicono – non sembrava così depresso da fare qualche sciocchezza. Non aveva dato alcun segnale di instabilità. Le ricerche continuano, ma ancora mancano le autorizzazioni per l’invio dei cani molecolari da Cagliari. Nel frattempo si è mobilitato il mondo del volontariato, sono decine le persone che stanno battendo palmo a palmo la periferia sassarese.
