I due presunti banditi arrestati l’8 ottobre con l’accusa di far parte del commando armato che il 30 maggio scorso tentò, fallendolo, l’assalto al caveau milionario della Mondialpol di Sassari, sono stati scarcerati. Anacleto Steri, 58 anni, e Claudio Salis, 23 anni, oggi hanno lasciato il carcere su disposizione del Tribunale delle libertà. Il collegio dei giudici, presieduto da Salvatore Marinaro (a latere Maria Teresa Lupino e Valentina Nuvoli), ha accolto le richieste degli avvocati difensori Anna Laura Vargiu e Paola Meloni che contestavano la tesi accusatoria della pm Enrica Angioni e condivisa dal gip Giancosimo Mura.
Secondo i riscontri degli investigatori i due arrestati avrebbero rubato a Santa Giusta, il 25 maggio 2018, la terna e il pianale con cui è stata trasportata fino a Sassari; entrambi i mezzi erano parcheggiati in un piazzale, pertinenza di una comunità di recupero ove erano ospitati i due. La terna era stata poi usata per abbattere la recinzione della sede Mondialpol di Sassari, in via Caniga, per aprire la strada del caveau ai rapinatori. Tutto questo mentre il resto della banda scatenava un inferno di fuoco sparando contro la palazzina per evitare che gli agenti di sicurezza reagissero. I sistemi antirapina dell’istituto con fumogeni e altri mezzi di protezione e dissuasione avevano rallentato l’azione della banda, che era scappata un attimo prima che sul posto arrivassero le forze dell’ordine. Dopo mesi di indagini la polizia, l’8 ottobre scorso, aveva arrestato Steri e Salis, ritenendoli due del commando: contro di loro sono scattate le accuse di tentata rapina, tentato omicidio (di una guardia giurata che al momento dell’assalto si trovava nell’istituto), detenzione e porto illegale di armi e munizioni da guerra, furto della terna. I due restano indagati per i reati contestati loro, ma sono a piede libero.
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