Non sprechiamo l’occasione. Facciamolo, e per davvero, adesso. Non solo Saviano, Settis e Ozpetek. Serra, Benigni, Jovanotti. A firmare l’appello sottoscritto da artisti e intellettuali affinché la speranza di cambiamento non sia travolta da interessi di partito, sono anche donne e uomini di cultura legati all’Isola come Elena Ledda, Pinuccio Sciola, Antonello Zanda, Angelo Liberati. Quelle che pubblichiamo sono testimonianze raccolte proprio mentre Laura Boldrini veniva eletta presidente della Camera, il Movimento 5 Stelle votava per il suo candidato, e al Senato i parlamentari “grillini” annunciavano che non avrebbero scelto tra Piero Grasso e Renato Schifani.
“Mai, dal dopoguerra a oggi – si legge nell’appello – il Parlamento italiano è stato così profondamente rinnovato dal voto popolare. Per la prima volta i giovani e le donne sono parte cospicua delle due Camere. Per la prima volta ci sono i numeri per dare corpo a un cambiamento sempre invocato, mai realizzato. Sarebbe grave e triste che questa occasione venisse tradita, soprattutto in presenza di una crisi economica e sociale gravissima”.
Elena Ledda (cantante)
Come non essere, d’accordo? Stiamo vivendo una tragedia. E ora che per lavoro sono fuori dall’Italia lo scenario è ancora più complicato, incomprensibile, intollerabile. All’estero quasi non riescono a capire cosa stia succedendo, come non si riesca a fare pochi passi elementari ma decisivi: primo fra tutti la legge elettorale. Condivido l’appello, è ovvio, ma non rimaniamo nel mondo delle idee, passiamo alla pratica. Siamo stanchi.
Angelo Liberati (pittore)
“Un appello importantissimo. Ci sono delle urgenze che non possono più attendere. Mi auguro che queste nuove leve appena elette trovino le forze, si chiariscano le idee e diano la svolta tanto attesa. Basta pensare agli interessi personali, c’è un paese fatto di gente comune che sta affondando. Non riusciamo più a pagare i debiti alle banche. Se non si fa qualcosa subito, sono convinto che le cose prenderanno una brutta piega. Occorre mettere in piedi un governo che sappia far dialogare politica e finanza. C’è una voragine che ci sta divorando”.
Antonello Zanda (scrittore)
“Concordo con le dichiarazioni sottocritte dagli intellettuali. Le sostengo pienamente. C’è l’esigenza di dare un governo a questo paese in crisi. Se le nuove forze, i nuovi eletti non si prenderanno le loro responsabilità sarà la fine. E’ il momento delle scelte, e la giornata di oggi, con l’elezione di Laura Boldrini alla Camera mi sembra sin un buon segnale. Apprezzo il neopresidente e la seguo da sempre per il suo lavoro. Sono davvero molto contento”.
Pinuccio Sciola (scultore)
“Certo, non si può perdere questa occasione. Ma voglio anche dire che abbiamo l’obbligo di ascoltare la nuova ondata, i grillini saranno giovani e inesperti, ma almeno non sono dei dinosauri. Hanno raccolto una cifra di consensi spaventosa, lasciamoli lavorare. Non tenere conto della loro voce sarebbe un grave errore. Siamo spettatori di una rivoluzione incredibile, irreversibile. Facciamolo subito, adesso, seguiamoli: è gente nata masticando internet, che sta gestire l’informazione e navigare tra i media. Hanno idee concrete, e soprattutto parlano poco e agiscono. Non dobbiamo pensare a Grillo come leader, lui rappresenta simbolicamente la voce di un’Italia che è sfiancata dalla malapolitica. Dai milioni di euro accantonati e che non vengono spesi mentre la gente muore di fame. Non è un appello degli intellettuali. E’ l’Italia che urla il suo sgomento”.
Donatella Percivale
