Esercitazioni militari, la Regione comunica chiusura in anticipo in 2 tratti di mare

Le esercitazioni militari nei tratti di mare tra Capitana e Terra Mala e tra Cala Sinzias e Capo Ferrato termineranno il 14 maggio, in anticipo rispetto alla data del 20 inizialmente prevista nell’ambito dell’esercitazionie interforze internazionale ‘Mare Aperto’ in corso in questi giorni nei mari del Sud Sardegna. È l’impegno preso dalla Marina militare con la presidenza della Giunta regionale, che annuncia il nuovo termine dopo una giornata di proteste.

Il risultato, fa sapere la Regione, è stato raggiunto “grazie al dialogo e alle sinergie avviate fin da subito con la Marina per limitare al massimo gli impatti delle esercitazioni. Tali interlocuzioni avevano già consentito, nei giorni scorsi, una sensibile riduzione degli specchi acquei interdetti”. Non solo: “trattandosi di attività di esercitazione non a fuoco ma di bonifica, finalizzate alla rimozione dai fondali di ordigni bellici inesplosi”, la Regione “ne condivide il fine di tutela delle persone e dell’ambiente”.

Contemporaneamente la Giunta “sottolinea il giusto diritto dei pescatori a un equo indennizzo relativamente alle giornate di sgombero che ne limitano le attività, diritto che sosterrà con il Governo”. La Regione sollecita infine la Marina ad adottare forme di comunicazione agli operatori “più moderne e dirette” rispetto alle ordinanze pubblicate dalle Capitanerie di porto.

Le altre esercitazioni militari, che interesseranno tutto il Golfo di Cagliari tra Pula, Chia, Cagliari, Quartu, Quartucciu, Villasimius, Muravera, Villaputzu, andranno avanti fino al 20 maggio come da programma.

Gli antimilitaristi hanno organizzato un sit in sotto il palazzo del Consiglio regionale, in via Roma a Cagliari, per il prossimo 14 maggio. Hanno aderito Liberu, Comitato Gettiamo le basi, Comitato Su Giassu, Tavola sarda della pace, Sardigna libera, Sardigna Natzione Indipendentzia e Confederazione sindacale sarda.

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