La richiesta di soccorso è stata immediata, ma prima che Michele Nocco, il pensionato di San Vero Milis caduto in mare ieri sera dalle falesie di Sa Punta de s’incudine, arrivasse in ospedale, dove è morto poco dopo, sono trascorse almeno due ore e ora è polemica sulla tempestività e la efficacia dei soccorsi. I primi a intervenire sono stati alcuni sub con il loro gommone e, secondo quanto riferisce il quotidiano online Linkoristano.it, è proprio uno di loro a esprimere molte perplessità sui tempi e le modalità delle operazioni di soccorso, lamentando in particolare il mancato intervento di un elicottero, che sarebbe stato impegnato in un altra operazione, i tempi lunghi per l’arrivo della motovedetta della Guardia Costiera e le difficoltose operazioni di trasbordo dell’uomo sulla stessa motovedetta, per le quali sarebbe stata utilizzata una tavola da surf. Per tutto questo tempo il pensionato è rimasto cosciente e ha parlato con i suoi soccorritori. Poi però ci sarebbe stato il primo arresto cardiaco sull’ambulanza, la rianimazione e la corsa verso l’ospedale di Oristano, dove però i medici del Pronto Soccorso non hanno potuto fare nulla per salvargli la vita.