Duplice omicidio di Gergei, indagini anche nella notte. Oggi l’autopsia sui corpi

I carabinieri della Compagnia di Isili e i colleghi del Comando provinciale di Nuoro hanno lavorato anche durante la notte nel tentativo di far luce sull’omicidio dei coniugi Albino Farris, di 58 anni, e Veronica Foddis, di 55, uccisi a colpi di fucile e pistola mercoledì sera nel casolare di un’azienda agrozootecnica a Gergei. Il lavoro è andato avanti con interrogatori, verifiche e accertamenti scientifici.

Per oggi è prevista l’autopsia sui corpi delle vittime. Ieri i carabinieri hanno sentito amici, parenti e conoscenti dei coniugi nel tentativo di ricostruirne le ultime ore di vita. Questa mattina il sostituto procuratore Danilo Tronci, che coordina le indagini sul delitto, ha affidato l’incarico al medico legale Francesco Paribello per l’autopsia che sarà eseguita nelle prossime ore. L’esame medico fornirà elementi utili per ricostruire quanto accaduto nel casolare isolato in località Is Antas. Fondamentali anche gli accertamenti dei militari del Raggruppamento investigazioni scientifiche.

Dopo i primi rilievi di ieri gli specialisti del Ris questa mattina sono tornati a Gergei per un nuovo sopralluogo. Sul posto gli investigatori avrebbero recuperato un bossolo di fucile e alcuni di pistola, cal. 9 per 21. Almeno otto i colpi esplosi. Il primo ad essere ucciso, alle 20:45, sarebbe stato Albino Farris, raggiunto prima da una fucilata al fianco e poi finito con un colpo di pistola in mezzo agli occhi. La moglie è stata raggiunta in bagno. Con buona probabilità i killer si erano accorti di lei perché mentre il marito usciva dalla porta, dopo aver sentito alcuni rumori provenienti dall’esterno, lei si sarebbe affacciata dalla finestra posteriore per controllare. Veronica Foddis, nel tentativo di salvarsi, si è barricata in bagno nascondendosi nella doccia. Ma gli assassini hanno individuato il nascondiglio. Il casolare è molto piccolo: un soggiorno-tinello, una cucina collegata, una camera da letto e il bagno proprio vicino alla cucina. Gli assassini hanno sfondato la porta e hanno esploso cinque colpi di pistola.
Un’esecuzione, una vendetta forse nata nell’ambiente agropastorale, ma i carabinieri non escludono altre ipotesi. Farris alla fine degli anni ’90 era stato arrestato nell’ambito di una maxi operazione su rapine e truffe, e recentemente era stato oggetto di minacce.

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