La droga, 75 chili di hashish suddivisi in 750 panetti, viaggiava su un vecchio furgone Daily nascosta dentro dei cuscini sotto un materasso e degli scatoloni. A bordo del mezzo, fermato venerdì sera lungo la statale 554 tra Quartu e Monserrato, c’erano Carmine Aquila, 60enne napoletano e C. D., 47enne residente a Quartu. Entrambi sono stati arrestati per detenzione di droga a fini di spaccio. L’arresto del quartese è stato convalidato, ma il Gip ha deciso di rimetterlo in libertà.
Gli arresti sono scattati durante una serie di controlli predisposti dalla Questura nell’area metropolitana di Cagliari. In totale sono stati controllati venti tra auto e furgoni e identificate trentacinque persone. A tradire Aquila e il quartese sono state le risposte date ai poliziotti quando questi ultimi hanno chiesto informazioni sul carico. Da un documento di trasporto risultava infatti che a bordo del camion ci fossero cuscini. Interrogati i due non hanno saputo indicare né il luogo di carico né la destinazione finale, particolari che hanno portato la polizia ad approfondire i controlli dai quali è saltata fuori la droga che sul mercato avrebbe fruttato una cifra vicina ai 600mila euro. Sono in corso le indagini per stabilire la provenienza dell’hashish e il destinatario, secondo gli investigatori il mercato di Quartu.
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Il 47enne quartese, immediatamente rimesso in libertà, è seguito dal legale Massimo Marcelli. “Il mio assistito – spiega l’avvocato -, chiarita la sua posizione e la dinamica degli eventi, è stato ritenuto estraneo ai fatti e si è proceduto alla sua immediata liberazione. Infatti, in tal sede è emerso che C. D., di professione autotrasportatore, ignaro del contenuto occulto del carico, stava effettuando un ordinario servizio di trasloco ed in totale buona fede – essendo ben lontano da certi ambienti – si è trovato suo malgrado nel posto sbagliato al momento sbagliato. Infatti, la sua attività di autotrasportatore è stata utilizzata – a sua insaputa – come mezzo di trasporto per spostare il carico rinvenuto dalla forze dell’ordine”.