Dorgali, attentato alla sede del Pd: esplosione nella notte, nessun ferito

Un forte boato, danni all’edificio e a un’auto parcheggiata all’esterno. Così nella notte è stato compiuto un attentato esplosivo alla sede del Partito democratico di Dorgali. Due squadre dei vigili del fuoco di Nuoro, sono intervenute intorno alle 2, in via La Marmora: la forte deflagrazione ha provocato gravi danni strutturali all’edificio. L’onda d’urto esplosiva ha danneggiato anche una vettura parcheggiata all’esterno. Sul posto le forze dell’ordine hanno eseguito gli accertamenti di legge. Sessanta minuti dopo il boato di Dorgali, a Cardedu, in Ogliastra, è stata bruciata l’auto del sindaco.

A Dorgali una delle persone arrivate per prime nella sede del Pd è stata la segretaria, Valentina Schirru, che all’Ansa ha detto: “Ho visto dentro nella sede la bambola del gas, ma noi non l’abbiamo messa. C’era infatti la porta d’ingresso forzata”. L’esponente dem ha aggiunto: “Purtroppo non riusciamo a spiegarci questo gesto e ad attribuirlo a qualche fatto”.

“È un triste risveglio quello di stamattina. Attendo prudentemente di avere informazioni certe sull’esito delle indagini relative all’esplosione di stanotte nella sede storica del Partito democratico cittadino. A tutto il Pd dorgalese, in qualunque caso e senza alcuna esitazione, va la solidarietà mia e di tutta l’amministrazione comunale. Coraggio”. Lo ha scritto in post su Facebook la sindaca di Dorgali, Maria Itria Fancello (M5S) commentando l’attentato nella sede del dem del suo paese sulla costa del Nuorese.

L’ex ministro Graziano Delrio, capogruppo del Pd a Montecitorio, ha scritto: “L’atto criminale di stanotte contro la sede del Pd di Dorgali è molto grave e allarmante. Mentre confidiamo che si faccia presto luce e si identifichino gli autori ribadiamo che la comunità dei democratici non si lascia spaventare e proseguirà con maggiore impegno nella azione contro il clima ed il linguaggio d’odio e di violenza alimentato nel Paese. La nostra solidarietà anche al sindaco di Cardedu, Matteo Piras, oggetto sempre stanotte di un vile gesto intimidatorio”

A distanza di poche ore dall’attentato sono arrivati i messaggi di solidarietà. “La mia vicinanza ai compagni e agli amici della sede Pd di Dorgali – ha scritto il deputato Emanuele Fiano -. Non so chi avesse intenzione di impaurirci e per quale motivo, so che reagiremo con più forza di prima. Ci auguriamo che il ministero dell’Interno fornisca adeguata protezione alle nostre sedi, spesso oggetto di aggressione, visto che anche questo è sicurezza”.

Così un altro deputato, Michele Bordo, vicecapogruppo Pd ala Camera. “Episodi di razzismo, violenze, intolleranze, insulti pesanti sui social, attentati: l’ultimo stamattina ai danni di una sede del Pd in Sardegna. Sono ormai il segno evidente di un clima di odio che continua a diffondersi sempre di più nel Paese e che rischia di avere conseguenze molto pericolose. Forse è il momento di impegnarsi tutti ad abbassare i toni”.

Deborah Bergamini, deputata di Forza Italia scrive su Twitter: “Ci aspettiamo il massimo impegno da parte del Viminale per scovare i responsabili dei preoccupanti episodi di questa notte in Sardegna. Le intimidazioni contro le forze politiche, di qualsiasi schieramento, sono un pericolo e una minaccia per l’intera democrazia”.

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