Un detenuto ha tentato di togliersi la vita impiccandosi all’interno di una cella del carcere di Uta. Lo rende noto Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione Socialismo Diritti Riforme. “La tempestiva azione degli agenti della polizia penitenziaria, che hanno effettuato immediatamente le manovre di rianimazione, e dei medici ha scongiurato il peggio” ha evidenziato la presidente dell’associazione, che ha precisato che “l’uomo, un extracomunitario, è ricoverato in Rianimazione nell’ospedale Santissima Trinità”.
Secondo Maria Grazia Caligaris il gesto estremo “richiama l’attenzione sulla necessità di rafforzare non solo il numero degli agenti in servizio, ma anche e soprattutto le iniziative volte al sostegno psicologico di quanti scontano la pena detentiva con profondo disagio”. L’associazione ricorda che il villaggio penitenziario di Uta deve essere ancora completato. “Nonostante gli sforzi dell’Area trattamentale per promuovere iniziative culturali e ricreative, la struttura, costata 100 milioni di euro, non è ancora del tutto agibile – continua Caligaris – La palestra non è attrezzata. Il teatro attende il collaudo dei vigili del fuoco per poter essere pienamente utilizzato. Gli unici spazi sono le salette per la socialità, il campetto di calcio e i passeggi. Il caldo di questi giorni inoltre – conclude – non solo sta mettendo a dura prova il lavoro degli agenti per l’assenza in alcune postazioni di tende e area condizionata, ma anche la resistenza dei detenuti soprattutto nei piani alti. La copertura catramata sopra i soffitti accentua il calore”.
